Egregio direttore di Bergamonews,
sono un artigiano che nella mattina di lunedì 14 dicembre si è messo alla guida del proprio furgoncino per raggiungere Milano da Almè. Il primo lunedì con il ritorno in zona gialla, comprensibile che ci fosse più traffico del solito per il ritorno di una certa normalità per molte attività lavorative.
Alle 9 mi sono messo alle guida del mio furgoncino e ho raggiunto l’imbocco dell’autostrada alle 10.15. Settantacinque minuti per pochi chilometri. Che cosa è successo?
Semplicemente ho trovato sul tragitto un cantiere stradale all’ingresso di Bergamo, all’inizio di via Pietro Ruggeri da Stabello, all’altezza del ristorante Grotta Azzurra per intenderci. Il blocco ha causato lunghe code sia a Ponteranica sia a Sorisole.
Superato questo ingorgo pensavo di trovare un traffico scorrevole, ma arrivato al Rondò delle Valli mi sono trovato di fronte una lunga coda di mezzi in coda. A passo d’uomo ho raggiunto finalmente l’ex rondò dei Mangimi Moretti, zona Campagnola, dove si stavano realizzando le indicazioni stradali su asfalto bloccando le corsie.
Lungo tutto il tragitto non ho trovato nessun agente, ma ciò che mi chiedo: chi ci governa a livello comunale e provinciale davvero non ha pensato che nel primo lunedì dopo un lungo lockdown era da evitare un cantiere per la segnaletica stradale?
Sono arrabbiato per come veniamo considerati noi cittadini che, nonostante tutte le difficoltà e i rischi di impresa, continuano a lavorare e produrre. Non ci meritiamo questa classe dirigente e non possiamo sempre pensare che l’Europa ci salverà. Qui bastava un minimo di logica e sospendere i cantieri stradali.
Lettera firmata
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