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Le pagelle

Pessina immenso, non è più solo un’alternativa; per Gollini un’unica parata, decisiva

GOLLINI 7: Serata dove servono miracoli, per tutto il primo tempo non c’è bisogno perché basta assistere. Un miracolo, però, lo compie su Klassen alla mezz’ora del secondo tempo. Decisivo.

TOLOI 6,5: Gioca da tedesco con pochi fronzoli e tanti rinvii – anche a campanile – senza commettere errori.

ROMERO 7,5: Tanta personalità, l’acquisto più indovinato. Sembra un veterano nel guidare la difesa.

DJIMSITI 6: Cerca brividi al 25’ con un rinvio sulla schiena di un avversario. Ci riprova con un errato disimpegno che per poco non porta al rigore per gli olandesi. Bravo l’arbitro nella valutazione. Rimane la grave disattenzione che incide sul voto del difensore.

HATEBOER 7: Corsa e dinamismo, non si risparmia mai. “Cavallo pazzo”, come lo definisce Caressa su Sky, mette in difficoltà la difesa olandese con ripetuti affondi. Esausto, va anche vicino al gol nel finale.

FREULER 7: Preziosissimo, a lui il compito di farsi vedere in entrambe le fasi. Lo trovi ovunque a farsi perdonare qualche disimpegno non perfetto. Poi diventa decisivo con l’esperienza a rimediare all’errore di Djimsiti, ancor più con l’assist a Muriel che vale la vittoria.

DE ROON 7: Torna a casa (lui dice “sempre bello tornare”), siamo in tanti sul treno, occhi stanchi ma nel cuore il sereno, intonava l’anno 1971 l’Equipe 84. Non vuole diventare profeta in patria quando svirgola col sinistro un assist di Zapata che rimane la migliore occasione del primo tempo (alla metà del primo tempo). Giganteggia, sempre pronto nelle chiusure a sostegno della linea difensiva, pretende troppo in zona gol.

GOSENS 6: Da un tampone all’altro dichiarato abile in extremis, si presenta con il fiatone che gli fa venire un Antony con un passo diverso.

PALOMINO (Dal 33′ st) 6,5: Un quarto d’ora gli basta per chiudere tutti gli spazi. Vince l’umiltà di farsi trovare pronto anche nell’entrare.

PESSINA 7,5: Lavora per la squadra, usa la qualità al servizio degli altri, giusto trattenerlo a Bergamo. Non è più solo una alternativa, si concede un tunnel a Tadic, nella ripresa, che porta a un diagonale che Zapata non sfrutta.

GOMEZ 7: Panta rei, tutto scorre è una espressione attribuita a Eraclito che il Papu e Gasp dopo questo risultato dovrebbero fare loro. Per fare l’allenatore ci vorrà il suo tempo anche per il capitano che, nemmeno poco remunerato, deve ritornare ad essere l’esempio che è sempre stato, a partire dal rispetto delle scelte del mister. Ritornato coeso, si sacrifica in un lavoro spesso oscuro tenendo la squadra unita e corta, e pressa a tutto campo per bloccare le ripartenze avversarie.

ZAPATA 5,5: In campo per tenere la squadra alta, tanta voglia ma pochi risultati in zona gol. Meglio con un perfetto assist che de Roon spreca. Serata difficile, periodo di forma da rivedere.

MURIEL (Dal 33′ st) 7: Entra e diventa decisivo, il suo passo veloce accompagnato da una tecnica da fuoriclasse mette più volte la difesa dell’Aiax in grande difficoltà.

 

GASPERINI 8: Un conto è parlare del toro, un altro è stare nell’arena. Nella Amsterdam Arena, rinominata Johan Cruijff, l’ Atalanta dimostra di starci alla grande e per il secondo anno consecutivo entra nelle prime sedici d’Europa. Cosa si voglia di più dal mister è tutto da decifrare, lo sa benissimo la proprietà che non deve avere remore nel chiarirlo a chi fatica a comprendere anche servissero decisioni importanti.

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