Che l’Atalanta non stesse attraversando un momento brillante era ormai chiaro a tutti. Ma che i nerazzurri avessero dovuto fare tanta fatica contro i danesi del Midjylland, ultimi nel girone di Champions e già eliminati da ogni competizione europea, in pochi l’avrebbero potuto prevedere.
Alla fine al Gewiss Stadium arriva un pareggio che sa di vittoria in virtù del ko rimediato dall’Ajax in casa del Liverpool: mercoledì prossimo all’Amsterdam Arena basterà un pari agli uomini di Gasperini per strappare il pass per gli ottavi di finale della competizione.
L’Atalanta si è accesa solo nella parte finale della gara, trascinata da un Romero pazzesco che ha difeso e attaccato senza tirarsi indietro mai e trovando – proprio lui – il gol della speranza a 10′ dal 90′ con un colpo di testa da bomber di razza.
Prima, però, i nerazzurri hanno combinato non poco, ma pochissimo. E hanno rischiato seriamente di perdere contro una squadra che in Serie A difficilmente si salverebbe (di Scholz il gol dell’1-0 al 13′).
Male Gomez, sostituito all’intervallo, malissimo Zapata che davanti ha fatto a sportellate senza concludere granché. Ancora peggio è riuscito a fare un fumoso Muriel, mai entrato veramente in partita.
Meglio chi è entrato a gara in corso, come il giovane Diallo che a volte ha pasticciato con la palla tra i piedi, ma i suoi strappi sono stati decisivi nel momento di maggior pressing dei bergamaschi, nel finale.
Mercoledì prossimo ad Amsterdam basterà un pareggio per acciuffare gli ottavi di finale di Champions League per il secondo anno consecutivo. Sarebbe un sogno. Ma servirà tutta un’altra Atalanta, perché quella vista martedì sera contro i danesi ha poche speranze.
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