Santa Lucia è una magia irrinunciabile che accompagna tutti i bergamaschi dal primo giorno di nascita. Ogni 12 dicembre, il fiato si spezza, il cuore accelera e gli occhi guardano in su, verso il cielo, con la speranza, mai sopita nonostante gli anni che passano, di sbirciare un carretto fatato con una bellissima ragazza con il volto coperto da un velo, insieme al suo fedele asinello.
Il suo incantesimo non smette di commuoverci e di rimpiangere la Santa Lucia dell’infanzia, quando i sogni erano grandi e la realtà non intaccava la fantasia.
Quest’anno la notte più lunga dell’anno avrà un sapore diverso, più amaro e tinto di incertezze.
Tra le difficoltà che tutti noi abbiamo dovuto affrontare e le rinunce che abbiamo dovuto accettare, i bambini e le bambine di Bergamo, piccoli guerrieri silenziosi nell’emergenza sanitaria, negli ultimi giorni hanno una paura che li accomuna tutti.
“La Santa Lucia arriverà nonostante il lockdown?” E, ancora, “come fa a sapere che regali voglio se non posso portarle la letterina?”
Sì, perché per i bambini della provincia bergamasca, la tradizionale consegna della lettera alla chiesetta di Santa Lucia in centro a Bergamo, non rientra tra i “motivi di necessità” che giustificano i movimenti tra comuni in zona rossa.
Per non costringere i bambini e le bambine a rinunciare alla magia di Santa Lucia, perciò, la parrocchia di Grassobbio, grazie al lavoro del gruppo catechiste e del gruppo giovani del paese, ha appeso una cassetta della posta sul cancello dell’oratorio dove è possibile inviare la letterina alla Santa più amata.
“Posta per il Paradiso…” campeggia sul poster stellato affisso dal 17 novembre.
“Tutti hanno lavorato all’iniziativa – racconta Lucia Coter del gruppo catechiste e gruppo giovani di Grassobbio e ideatrice del progetto – Quest’anno abbiamo rivoluzionato la tradizione di Santa Lucia nel nostro paese: per non rinunciare al tradizionale giro della Santa per le vie del paese, il 12 dicembre del 2020 Santa Lucia sarà motorizzata e saluterà tutti i bambini del paese che saranno affacciati alle finestre di casa”.
“Il giro si concluderà sul sagrato della chiesa dove svuoterà le letterine raccolte nella cassetta della posta e, così, i bambini e le bambine del paese potranno fare sogni tranquilli: la mattina dopo troveranno i loro regali e la consueta magia della notte più bella”, conclude Lucia Coter.
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