Piero vorrebbe un maglione, Antonia un televisore. A patto che sia “grande”, perché le immagini piccole non riesce più a vederle. Terry chiede semplicemente un regalo: altrimenti, dice, che sorpresa è?.
È vero, manca ancora un mese a Natale. Ma tante case di riposo della Bergamasca si stanno portando avanti, perché quelle che verranno non saranno feste come le altre.
Dal Centro Don Orione in città alla Casa della Serenità di Lovere, sono una decina le strutture che hanno aderito alla campagna dell’associazione ‘Un sorriso in più’, che dal 2018 raccoglie e pubblica sul sito www.nipotidibabbonatale.it i desideri degli anziani delle Rsa di tutta Italia. Del resto, per chi vive in una casa di risposo e non ha familiari con cui trascorrere le feste, il rischio di sentirsi soli è ancor più alto. Ecco perché ogni azione, anche la più piccola, può aiutare a combattere la solitudine in tempo di pandemia.
Alla Fondazione Martino Zanchi di Alzano Lombardo lo sanno bene. Con largo anticipo, le educatrici stanno inserendo sul portale le letterine virtuali con i desideri degli anziani. Non solo: “Abbiamo già contattato i vari donatori che si sono resi disponibili – spiega la responsabile Maria Giulia Madaschi -. Il regalo più ambito? Un tablet per parlare con i familiari. Non tutti sanno che è costoso e non è scontato riceverne uno, ma è ciò che chiedono di più”.
Comprensibile, visto il periodo. Tant’è che sulla pagina Facebook della Fondazione è stato pubblicato un appello: “Nel periodo natalizio – si legge – ci piacerebbe riuscire a far sentire maggiormente ai nostri ospiti la vicinanza dei loro cari (e viceversa!) e dare la possibilità di vedersi più spesso, anche se ‘solo’ attraverso una videochiamata. Per questo avremmo bisogno di almeno un altro tablet… Fra di voi si nasconde un folletto di Babbo Natale a cui piacerebbe regalarcene uno? Grazie di cuore a chi accoglierá il nostro desiderio e lo esaudirà”. Sbirciando tra i commenti, si scopre che qualcuno si è già fatto avanti…
Nella Rsa di Alzano, durante la prima ondata, il virus si è portato via 21 dei 98 ospiti. “Per ora non abbiamo riscontrato nuovi casi di Covid-19, né tra gli anziani né tra gli operatori” commenta la responsabile (al 17 novembre sono gli 16 ospiti positivi nelle case di riposo bergamasche, secondo il monitoraggio effettuato da Ats). “Per le feste di Natale – aggiunge – sarebbe bello permettere nuovi incontri coi parenti, ovviamente con tutti gli accorgimenti del caso”, mascherine e distanziamento. “Ci piacerebbe anche regalare agli ospiti e ai loro cari un giro nel parco Montecchio, coperti a puntino durante una bella giornata di sole. Insomma, vorremmo regalare loro un minimo di normalità”. Forse il dono più gradito e meno scontato di tutti.
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