Abitava con la famiglia a Calcio e gestiva una società di costruzioni che operava nelle Marche. Nel 2016, però, G. A. B., 36enne rumeno, non aveva presentato la dichiarazione dei redditi. Un particolare che aveva insospettito gli uomini della Guardia di Finanza di Pesaro, che avevano avviato una serie di controlli nei suoi confronti fino a scoprire una maxi evasione fiscale da oltre un milione di euro.
La minuziosa attività ispettiva delle Fiamme Gialle ha permesso di ricostruire i reali guadagni nascosti dell’uomo, consentendo il recupero a tassazione del profitto realizzato. Oltre alle sanzioni amministrative che ne sono conseguite, l’imprenditore è stato deferito alla Procura della Repubblica di Pesaro che ha istruito il processo nei suoi confronti.
Il giudice in primo grado ha accolto la tesi accusatoria, condannando il 34enne dell’imputato a due anni di detenzione e all’emissione del decreto di confisca di denaro e beni, fino alla concorrenza dell’importo dell’evasione fiscale.
I finanzieri hanno così eseguito la confisca per un importo di oltre 500mila euro, del denaro presente nei conti correnti bancari, di un appartamento a Calcio e di due auto intestate all’imprenditore, legale rappresentante della ditta di costruzione di edifici residenziali e non, in particolare nella zona costiera di Gabicce Mare.
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