Nei mesi scorsi il medico di base di Campagnola ha avuto il Covid: da tempo è in corso una staffetta di sostituti per rispondere alle esigenze del territorio ma questa situazione d’instabilità disorienta i pazienti.
La segnalazione arriva da un lettore di Bergamonews, che esprime la propria preoccupazione in modo particolare per le persone anziane, che risultano destabilizzate dai continui cambiamenti. Inevitabilmente vi sono ripercussioni anche sull’organizzazione delle vaccinazioni anti-influenzali perché il sostituto che sta per terminare il suo servizio, naturalmente, non riceve le prenotazioni per conto di chi gli subentrerà a partire da lunedì prossimo, che si troverà a dover gestire le richieste in poco tempo.
Il problema della mancanza dei medici di base, purtroppo, non riguarda solo Campagnola ma anche altre zone della Bergamasca e non solo, anche se l’emergenza Coronavirus ha drammaticamente confermato l’importanza della medicina territoriale.
Il dottor Guido Marinoni, presidente dell’ordine dei medici di Bergamo, ha più volte sollevato la problematica e, interpellato da Bergamonews, osserva: “I vaccini vengono assegnati a ciascun medico compresi i sostituti, quindi chi subentrerà – in base alla tempistica della sua permanenza – si troverà a far fronte alle richieste. Certamente, però, è necessario che ci sia un medico, altrimenti diventa un problema: se il sostituto se ne va dopo pochi giorni non riceverà le prenotazioni e dell’organizzazione si occuperà chi subentra. Ed è evidente che questo comporti un aggravio organizzativo”.
“Il problema – conclude il dottor Marinoni – è che i vaccini arrivano tardi e poco alla volta: questo crea disguidi organizzativi notevoli che, sommati alla gestione dei sostituti dei medici di base, rendono l’idea di quanto la situazione sia complicata. A tutto questo va aggiunto che per molti medici è necessario utilizzare strutture esterne che non sono prenotabili all’infinito”.
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