“Gli omosessuali hanno diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio, e hanno il diritto a una famiglia. Nessuno deve esserne escluso”. Sono le parole di Papa Francesco che di fatto rappresentano un’apertura alle unioni civili per le coppie lgbt+.
Una presa di posizione rivoluzionaria, annunciata dal pontefice in un documentario mostrato per la prima volta mercoledì alla Festa del Cinema di Roma. In realtà Bergoglio già in passato aveva teso la mano alle persone gay e lesbiche, ma ora si è spinto anche oltre: “Ciò che dobbiamo creare – ha aggiunto nel documentario realizzato da Evgeny Afineevsky – è una legge sulle unioni civili. In questo modo, gli omosessuali godrebbero di una copertura legale”. Poi la rivendicazione: “Mi sono battuto per questo”.
Parole che non si rivolgono direttamente all’Italia, dove la legge sulle unioni civili per le famiglie lgbt+ è stata introdotta nel 2016. Papa Francesco, riferisce Repubblica, fa un ampio discorso rivolto soprattutto alla Chiesa e al suo interno. Sono tanti i conservatori che negli scorsi anni più volte hanno storto il naso di fronte alle recenti aperture del Vaticano.
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