Gli operatori sanitari saranno obbligati a scrivere sulla app Immuni i codici delle persone risultate positive. La disposizione è contenuta nel Dpcm firmato domenica sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Al fine di rendere più efficace il contact tracing attraverso utilizzo dell’app Immuni, è fatto l’obbligo all’operatore sanitario del dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale, accedendo al sistema centrale di Immuni, di caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività “, si legge nel Dpcm.
Diversi esperti, a partire dal consulente del Ministero della Salute Walter Ricciardi e dal virologo Andrea Crisanti, hanno sottolineato che il contact tracing non sta funzionando come dovrebbe. Da una parte, nonostante la campagna pubblicitaria che ha fatto aumentare di molto i download, molti italiani sono restii a scaricare l’app. Dall’altra non tutte le Asl che hanno ricevuto segnalazioni di casi positivi si sono rivelate attrezzate ad agire di conseguenza.
Per far fronte a questa problematica e circoscrivere i contagi, il governo starebbe pertanto pensando all’ipotesi di renderla obbligatoria. Il leader del Movimento Cinque Stelle Vito Crimi ha detto apertamente che “occorre potenziare l’utilità di Immuni rendendola obbligatoria per l’accesso a determinati luoghi o servizi e verificando che tutto il sistema sanitario sia in grado di sfruttarne le potenzialità“. Tra questi luoghi potrebbero esserci ristoranti, locali e soprattutto mezzi di trasporto.
É infatti qui che si concentrerebbero maggiormente le paure degli esperti dopo le scene di assembramento e l’impossibilità di garantire un limite di capienza. Il punto è però capire come farlo in termini di privacy e risvolti costituzionali.
commenta