Che la situazione sia difficile, non è un mistero. Che il dissesto finanziario comporti un totale immobilismo sul fronte amministrativo, nemmeno. Foppolo, reduce dalla tribolata stagione delle inchieste giudiziarie, prova a resistere tra 6 milioni di debiti pregressi e una lunga serie di contenziosi. “Ma almeno sui servizi basilari chiediamo maggiore attenzione”, tuona Alessandro Berera, consigliere di minoranza, denunciando il “precaria stato” dell’ambulatorio comunale.
Mercoledì (14 ottobre, unico giorno di apertura in settimana) il medico di base Walter Vanini si è rifiutato di esercitare e accogliere i pazienti. Il perché lo spiega lui stesso, parlando di mancata sanificazione negli ambienti e riscaldamento non funzionante. Dettaglio non certo secondario in un paese d’alta montagna. “Conosco le difficoltà dell’amministrazione e non è mia intenzione rincarare la dose – si limita a commentare -. Ho comunque segnalato la situazione in municipio: se non dovessi avere un riscontro in tempi brevi, sospenderò l’ambulatorio”.
Il sindaco Gloria Carletti riconosce l’esistenza del problema. “L’assenza di riscaldamento è dovuta ad un guasto – risponde – mentre la persona incaricata della pulizia in ambulatorio ci ha lasciato a piedi. Ho dovuto mandare altre persone in giornata ad occuparsene”.
Nel frattempo, il Comune è sempre in attesa di notizie da Roma. Dopo la dichiarazione a luglio del dissesto finanziario, senza la nomina di un curatore e senza bilancio, le funzioni della Giunta sono praticamente bloccate.
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