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L'inchiesta

Atalanta-Valencia, eri allo stadio? Rispondi al sondaggio Report-InTwig-Bergamonews

Delle semplici e veloci domande per provare a capire cosa può essere successo quel 19 febbraio, quando ancora l'emergenza non era scoppiata

Con oltre 16.000 decessi su una popolazione di 10 milioni di abitanti la Lombardia è una delle aree del mondo in cui il nuovo coronavirus ha ucciso di più. Per via di questo triste primato l’Italia rimane ancora oggi uno dei paesi d’Europa con il più alto numero di morti in relazione al numero di abitanti.

Con l’aiuto di dati e documenti inediti Report ricostruisce la lunga catena di errori ed eventi a livello globale e locale che ha portato la Lombardia ad essere la regione d’Europa maggiormente colpita dal Covid-19.

A otto mesi dallo scoppio della pandemia è possibile mettere insieme i pezzi del puzzle e capire che cosa non è andato per il verso giusto? Come hanno reagito alla pandemia gli altri Stati? Dagli errori passati oggi abbiamo davvero imparato una lezione?.

La trasmissione Report (in onda su Rai3, nuova stagione da lunedì 19 ottobre) sta preparando un approfondito servizio sulla diffusione del Covid-19 e sulle risposte e i metodi di tracciamento messi a punto dai varie realtà, non soltanto italiane.

Una parte del programma, che andrà in onda tra la fine di ottobre e i primi di novembre, è dedicata al tracciamento dei positivi, e proprio alla partita Atalanta-Valencia disputatasi a San Siro il 19 febbraio: secondo alcuni esperti, quello è stato uno dei più grandi focolai.

Per questo spezzone Report ha chiesto l’intervento di InTwig, società bergamasca di data management, e di Bergamonews. Sarà il nostro giornale infatti a fornire alcuni dati importanti che verranno raccolti tramite il sondaggio che trovate qui sotto.

PER IL SONDAGGIO CLICCA QUA

Un sondaggio assolutamente anonimo che mira a capire l’impatto della partita in questione.

Atalanta-Valencia
Atalanta-Valencia 4-1, era il 19 febbraio scorso

Atalanta-Valencia, match organizzato dalla Uefa e valido per gli ottavi di finale di Champions League (vinto dall’Atalanta 4-1), si è disputato quando ancora l’emergenza non era scoppiata: in Italia i casi accertati dalle autorità sanitarie si contavano sulle dita di una mano e il famoso “paziente 1” di Codogno sarebbe stato scoperto solo due giorni più tardi. Prima del 21 febbraio, infatti, il Covid-19 in Italia riguardava una coppia di cinesi in vacanza e i connazionali di ritorno dalla Cina messi in quarantena alla Cecchignola.

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