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La manifestazione

Fridays for future, anche a Bergamo i giovani tornano in piazza per il clima fotogallery

I rappresentanti del movimento ecologista hanno chiesto a gran voce alle istituzioni un intervento deciso sul fronte ambientale, toccando tematiche specifiche come mobilità e giustizia sociale

Indeboliti dalla situazione pandemica, durante la scorsa primavera abbiamo imparato il valore del rispetto per l’altro perché soltanto proteggendo il prossimo è possibile vincere questo nemico invisibile.

Questo sentimento che negli ultimi mesi ha pervaso milioni di persone potrebbe esser applicabile in futuro anche in altri contesti come quello della salvaguardia del pianeta.

A confermarlo sono stati i ragazzi di Fridays For Future che nella mattinata di venerdì 9 ottobre sono tornati a scendere in piazza in oltre cento città d’Italia.

Le settimane buie del lockdown non hanno fermato la passione dei giovani guidati dall’attivista svedese Greta Thumberg che hanno avuto modo di sentire i richiami lanciati dalla Terra.

Gli stessi sono stati percepiti in maniera più forte dai ragazzi orobici che, hanno sofferto particolarmente i colpi inferti dal Covid-19.

L’immenso dolore vissuto a partire dalla fine di febbraio ha sicuramente rafforzato la convinzione che, soltanto creando i presupposti per una società sostenibile, le nuove generazioni potranno avere un futuro.

Questi progetti sono stati ribaditi da un centinaio di studenti bergamaschi che si sono riuniti in Piazzale degli Alpini.

“Crediamo in un a ripartenza post-Covid che possa esser sostenibile e che possa tener conto dei cambiamenti climatici – spiega Francesco Perini, organizzatore della manifestazione -. A tal proposito chiediamo alla politica che i 209 miliardi destinati all’Italia dal Recovery Fund siano destinati a una transizione ecologica, puntando in particolare sui temi dei trasporti, delle fonti di energia, ma anche su quelli della scuola perché nel nostro paese ci sono ancora strutture superate e vetuste”.

Muniti di mascherine e di cartelloni colorati, i rappresentanti del movimento ecologista hanno chiesto a gran voce alle istituzioni un intervento deciso sul fronte ambientale, toccando tematiche specifiche come mobilità e giustizia sociale.

“Riteniamo che serva un collegamento fra Bergamo e Treviglio, puntando sul potenziamento della tratta ferroviaria, non sull’autostrada. Questa sarebbe un’opera inutile che non risolverebbe i problemi di viabilità, ma porterebbe soltanto al consumo di una delle ultime parti di suolo agricolo della provincia – osserva il membro di Fridays for Future Bergamo -. A livello cittadino nell’ultimo periodo sono stati fatti passi avanti sul fronte ciclabile con l’installazione di alcune corsie, anche se c’è ancora molto da fare. Al tempo stesso in Città Alta rimane in atto un progetto sciagurato come quello del parcheggio della Fara”.

Al di là del grido di denuncia lanciato davanti all’Istituto Tecnico Commerciale “Vittorio Emanuele II”, l’obiettivo dei ragazzi è quello di poter lavorare a favore dell’ambiente anche nella quotidianità.

“Abbiamo chiesto ai partecipanti di raggiungerci questa mattina in bicicletta per dare un segnale – conclude Perini -. Nel piccolo possiamo impegnarci per creare un’alimentazione e una moda sostenibile e accessibile per tutti”.

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