Il futuro della moda ha tante prospettive, ma quella della sostenibilità è certamente una delle più importanti. È possibile creare una filiera certificata che attesti processi produttivi e materie prime più sostenibili? Quali sono i progetti in corso su questo tema? Quali percorsi d’innovazione stanno adottando le aziende? Si può fare squadra per creare una piattaforma condivisa?
Sono queste alcune delle domande a cui si tenterà di dare risposta al convegno “Quanta CO2 indossiamo?” che si terrà mercoledì 23 settembre al Kilometro Rosso, spazio Albini_next, dove sarà presentato anche il progetto “0 impact” che prevede proprio la creazione di un protocollo condiviso per realizzare soluzioni più sostenibili nella produzione dei capi di abbigliamento. Ecco tutte le coordinate e gli interventi in programma:
– La terza piuma, Lorenzo Nava: “Progetto 0 Impact”:
– Ica, Irma Cavallotti: “strumenti disponibili per il calcolo dell’impronta di carbonio”;
– Fondazione Pistoletto, Olga Pirazzi: “Cittadellarte Fashion BEST”;
– Humana People to people, Laura Di Fluri: “Riuso: complessità e scenari futuri”
Testimonianze aziendali: con Stefano Albini, Presidente di Albini Group; Andrea Crespi, Direttore Generale di Eurojersey; Carlo Covini, business development Italia di Lenzing; e Alberto Ottocento, responsabile commerciale di Destro (Eurotessile)
Il convegno rientra tra gli eventi in programma nella Fashion Revolution Week Bergamo.
Una serie di eventi e iniziative che si terranno tra fine settembre e novembre e che sono tutti legati tra loro dal grande tema della moda etica. La Fashion Revolution, infatti, è un format di rilevanza mondiale che vuole porre l’attenzione su un concetto diverso, più responsabile e sostenibile, di approcciare il mondo dell’abbigliamento e dei suoi accessori. Un’iniziativa che assume un valore ancor più rilevante nell’ambito del Made in Italy e nel contesto della manifattura tessile che trova nella provincia bergamasca numerose eccellenze internazionali.
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