Parte dei soldi che per la Procura sono stati incassati in seguito alla vendita a un prezzo ‘gonfiato’ del capannone di Cormano a Lombardia Film Commission, non avrebbero nulla di illecito: semplicemente sarebbero la commissione percepita per una compravendita immobiliare gestita da Andromeda.
È una delle giustificazioni date martedì 15 settembre al gip da Alberto Di Rubba, uno dei commercialisti bergamaschi vicini al Carroccio ed ex presidente di Lombardia Film Commission, finiti ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta milanese sui cosiddetti ‘fondi della Lega’. Un’inchiesta legata a quella genovese sui 49 milioni spariti.
Di Rubba, che ha respinto ogni addebito, assistito dall’avvocato Piermaria Corso, ha risposto per circa due ore e mezza alle domande del giudice. A proposito di ogni operazione, avrebbe dato le sue giustificazioni anche sotto il profilo contabile. Ha spiegato per esempio che i 178 mila euro versati dalla società Andromeda, riconducibile a Michele Scillieri, in favore della Sdc, riferibile a lui stesso e anche all’altro collega bergamasco, Andrea Manzoni, sarebbero la commissione per una vendita di un immobile di proprietà di una famiglia orobica.
La stessa giustificazione l’avrebbe data Manzoni ai pubblici ministeri. Anche Scillieri e Manzoni assieme Fabio Barbarossa, cognato del primo, sono ai domiciliari.
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