Peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: sono i reati contestati a vario titolo ad Arturo Maria Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, i commercialisti vicini alla Lega indagati dalla Procura di Milano nell’ambito della vicenda “Lombardia Film Commission”.
Motivi per i quali i tre professionisti sono stati raggiunti nel pomeriggio di giovedì 10 settembre da un’ordinanza di custodia cautelare che ne ha disposto gli arresti domiciliari, eseguita dal nucleo di Polizia economico-finanziario della Guardia di Finanza.
Inchiesta e ordinanza coinvolgono anche Fabio Giuseppe Barbarossa, mentre a luglio era stato fermato Luca Sostegni, presunto prestanome nella compravendita a prezzo gonfiato di un immobile a Cormano (MI).
Proprio Sostegni davanti agli inquirenti aveva ammesso di aver chiesto ai commercialisti, ma respingendo la tesi dell’estorsione: secondo la Procura Di Rubba e Manzoni, bergamaschi ed ex tesorieri della Lega in Parlamento (nel 2018 i loro studi in città vennero perquisiti dalla Procura di Genova nell’ambito dell’inchiesta sui 49 milioni), e Scillieri avrebbero incassato circa 800mila euro dall’operazione di vendita dell’immobile da una società intestata a Sostegni, prima a un’altra intestata a Barbarossa e infine alla Lombardia Film Commission, partecipata della Regione.
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