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Verso le elezioni

Cividate al voto, Gatti sfida Forlani: “Paese da rilanciare”; “Continuerò il lavoro iniziato”

Il bipolarismo perfetto va in scena nell'unico comune della Bassa chiamato alle urne: si sfidano "Comunità democratica" e "Gente comune"

Un testa a testa, una sorta di ballottaggio: è il bipolarismo perfetto che va in scena a Cividate al Piano in occasione delle prossime elezioni comunali del 20-21 settembre.

La sfida è tra Comunità democratica, guidata dal sindaco uscente Gianni Forlani, e Gente comune, che candida invece a primo cittadino l’esponente di Cambiamo! Francesco Gatti.

Per sostenere Gatti il centrodestra ha deciso di unirsi e di fare un’unica squadra compatta, a differenza di cinque anni fa quando si presentò con tre liste differenti. “È sicuramente un vantaggio per noi aver riunito tutti e quattro i partiti che rappresentano il centrodestra sul territorio – spiega Gatti, tecnico informatico, 37 anni -. La candidatura a sindaco è il processo naturale del lavoro che ho compiuto in questo ultimo decennio. Negli ultimi cinque anni ho rappresentato la minoranza in consiglio comunale, ma sono sempre stato in mezzo alla gente”.

“La prima cosa che abbiamo a cuore è la sicurezza – continua Gatti -: Cividate sotto questo punto di vista è diventato un paese parecchio problematico tra piccoli furti, aggressioni, spaccio. Dopo l’abbattimento delle torri di Zingonia la criminalità si è spostata soprattutto nella nostra zona. Le soluzioni che proponiamo? Telecamere intelligenti, più pattugliamento con la vigilanza privata e più rete coi comuni vicini per rendere il paese più sicuro di quello che è oggi”.

“Il secondo tema che ci sta a cuore è quello delle opere. L’ultima amministrazione – spiega il candidato sindaco – si è focalizzata soprattutto sulle piste ciclabili, noi invece vogliamo lavorare soprattutto sul centro del paese. E avremo un occhio di riguardo per i commercianti, ai quali proporremo più spazi pubblici a titolo gratuito”.

Sui poli industriali? “L’arrivo di importanti insediamenti produttivi sul territorio portano al Comune maggiori risorse e compensazioni per realizzare le opere, ora – sottolinea Gatti – bisogna ragionare anche sul miglioramento della mobilità e i maggiori tempi di percorrenza per chi si sposta quotidianamente per lavoro, sul mantenimento dei servizi al cittadino, sul sociale e sanità, sul miglioramento della qualità della vita. Serve un comitato di regia dei Comuni che definisca lo sviluppo territoriale”.

Sul paese da far ripartire non è d’accordo Forlani, 68 anni, ex dirigente d’azienda e sindaco uscente: “Cividate è già ripartita in questi ultimi cinque anni con le tante opere che hanno cambiato il volto al nostro territorio – risponde -. Il nuovo polo, ad esempio, che darà tante possibilità ai cividatesi con lo sportello del lavoro pensato per dare priorità a loro quando ci sarà da assumere. Ma porterà vantaggi anche alla viabilità. Abbiamo consegnato a tutti i cittadini un libretto di 24 pagine con cui illustriamo quello che abbiamo fatto e quello che intendiamo fare nei prossimi cinque anni”.

“Ho ereditato un Comune con una situazione difficilissima – sottolinea ancora Forlani -, che sono riuscito a sistemare insieme a tutta la squadra che ha lavorato con me. Un segnale l’ho voluto dare sin dall’inizio, quando, insieme a due assessori, ho rinunciato all’indennità che mi spettava per non gravare sulle casse pubbliche. Anche grazie a questo siamo riusciti ad assumere due agenti della polizia locale, mentre un terzo è in arrivo: a Cividate non c’era mai stato un numero simile di vigili. E i furti nelle abitazioni sono diminuiti del 45%”.

La squadra che Forlani porterà al voto è un mix di esperienza e gioventù: “Abbiamo cinque candidati che hanno meno di 26 anni – sottolinea -. La nostra è una lista civica completamente autonoma, slegata da qualsiasi partito. Punteremo ancora sul coinvolgimento della comunità, sui servizi alle persone”.

“Il centrodestra unito? Ho grande fiducia nei cividatesi – risponde il sindaco -, che incontro praticamente quotidianamente. Storia e coerenza delle persone sono la cosa più importante secondo me, non è con i selfie e con gli slogan che si amministra un Comune”.

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