• Abbonati
La lettera

Scuola, appello dei rappresentanti dei genitori a Mattarella: “Sia ripresa vera, in sicurezza”

Nato il Coordinamento dei Presidenti di Consiglio d’Istituto della Lombardia: le preoccupazioni in vista del nuovo anno

È nato il Coordinamento dei Presidenti di Consiglio d’Istituto della Regione Lombardia. Sono 130 quelli che hanno sottoscritto dall’inizio di agosto tre lettere – firmate ad oggi da circa 800 Presidenti di tutta Italia – indirizzate rispettivamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla Ministra della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina, esprimendo le loro forti preoccupazioni per il nuovo anno scolastico e chiedendo che alla scuola pubblica siano destinate tutte le risorse necessarie per una ripresa vera, piena e con la massima attenzione alla tutela sanitaria delle Comunità scolastiche.

Per il ruolo ricoperto i Presidenti di C.d.I. non sono soltanto rappresentanti dei genitori eletti all’interno dell’Istituzione scolastica ma, come prevede la Legge, rappresentano quotidianamente tutte le Componenti dei loro Istituti: oltre ai genitori, dei quali raccolgono le preoccupazioni e veicolano le istanze, sono figura di garanzia anche degli insegnanti e del personale non docente (collaboratori scolastici, tecnici ed amministrativi), conoscono profondamente le loro Scuole dall’interno, collaborano attivamente ogni giorno con i loro Dirigenti/Presidi e, nel rispetto del loro mandato, si rapportano con le Amministrazioni locali e con i loro territori.

I Presidenti dei Consigli d’Istituto sottolineano che l’aver delegato e scaricato sull’autonomia scolastica le difficoltà da parte del Ministero, non significa aver risolto i problemi che, ad oggi, sono ancora innumerevoli, e tanto più non accettano e non accetteranno di mettere in contrapposizione diritti costituzionali quali quello alla salute e quello allo studio.

Tra le criticità più importanti ed evidenti denunciano, a fronte di una carenza oggettiva, l’esigenza immediata di un importante numero di figure professionali aggiuntive (organici Docenti ed ATA), il problema dei trasporti, la necessità di garantire adeguata sicurezza sanitaria alle loro Comunità scolastiche, la ricerca di nuove soluzioni didattiche che non si può certo considerare risolta con la creazione delle pluriclassi, degli accorpamenti o con l’utilizzo della Didattica Digitale Integrata, e infine la necessaria attenzione all’inclusione e al pieno sostegno dei ragazzi più fragili (DSA/H/BES).

I Presidenti di Consiglio d’Istituto della Lombardia sottolineano che il Covid-19 ha drammaticamente messo in evidenza le gravi problematiche già esistenti nella Scuola pubblica italiana: dalla mancanza di una seria
programmazione edilizia alle classi “pollaio”, solo per citare i casi più eclatanti, frutto di decenni di tagli (con uso della Scuola come “bancomat” per far cassa) da parte di governi di ogni colore politico e della tragica assenza del tema del diritto allo Studio e della Formazione dall’agenda politica del Paese.

Per chiedere che finalmente si cambi davvero, e che alle belle affermazioni continuamente ripetute (per tutte: “la Scuola è il futuro del nostro Paese”) seguano fatti concreti e coerenti, i Presidenti dai Consigli di Istituto della Lombardia firmatari delle sopracitate lettere hanno deciso di costituirsi in un Coordinamento Regionale permanente, invitando tutti i loro colleghi a farne parte, tramite una lettera inviata a tutte le segreterie scolastiche, un lavoro che continuerà incessante anche nelle prossime settimane. Il Coordinamento nasce sull’onda dell’iniziativa di raccordo e supporto promosso dal Coordinamento dei Presidenti dei Consigli di Istituto di Bologna e Provincia e dell’Emilia Romagna. Analoga iniziativa è in corso in tutte le altre Regioni italiane, al fine di poter costituire, entro l’inizio del nuovo anno scolastico, un Coordinamento Nazionale affinché la voce dei genitori eletti ed impegnati nel funzionamento dell’Organo più importante di ciascun Istituto possa finalmente essere ascoltata, per ottenere quanto realmente necessario e per “vigilare” sull’andamento delle soluzioni fin qui prospettate.

Il Coordinamento della Lombardia dichiara che la rete spontanea dei Presidenti, appena costituita ed in forte crescita, sarà l’hub dei Presidenti e si mette al servizio di tutte le Scuole pubbliche della Lombardia quale punto di riferimento e voce per ciascun Presidente di C.d.I..

La lettera a Mattarella

“Esimio Presidente, trascorsi cinque mesi dalla chiusura delle scuole decretata per l’emergenza sanitaria, avvertiamo pressante la necessità di risposte certe, qualitative e convincenti e di nette e trasparenti assunzioni di responsabilità” per la ripresa a settembre. Comincia così la lettera firmata da 700 presidenti dei consigli di istituto di tutta Italia inviata al capo dello Stato Sergio Mattarella. Un grido di allarme dei genitori eletti negli organi collegiali, e dunque rappresentanti anche di insegnanti, bidelli e amministrativi, sul rientro tra i banchi. LEGGI QUI IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
scuola covid
Il messaggio
Scuola, lettera della ministra Azzolina: “So che c’è preoccupazione, ma siamo pronti”
gabanelli scuola
Aspettando la campanella
“Scuola e distanziamento sono un ossimoro, ma qui tutto è pronto e ce la faremo”
scuola covid
La novità
Banchi monoposto a scuola: la consegna parte venerdì da Alzano e Nembro
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI