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Al centro la proposta

Jazz a Ponte San Pietro: tre serate “avventurose”, tra gli ospiti Olivia Trummer

Roberto valentino, organizzatore della rassegna: "Privilegiato formazioni anomale"

La seconda edizione sarebbe dovuta andare in scena lo scorso marzo. Ora, “Primavera in Jazz”, rassegna organizzata dal Comune di Ponte San Pietro in collaborazione con associazione “Noi Commercianti di Ponte” e il sostegno di Color Project European, si ripresenta con una Special Edition, tra l’ultima settimana di agosto e la prima di settembre.

Tre i concerti in programma al Centro La Proposta di Via San Marco a Ponte San Pietro: il primo, venerdì 28 agosto, vedrà sul palco la pianista Olivia Trummer e il batterista Nicola Angelucci, il secondo, venerdì 4 settembre, il Francesco D’Auria Lunatiks Quartet con Tino Tracanna, Roberto Cecchetto e Umberto Petrin; l’ultimo, venerdì 11 settembre, con il duo del pianista Massimo Colombo e del vibrafonista Andrea Dulbecco.

In caso di maltempo i concerti avranno luogo presso il Teatro Parrocchiale. Anche in questo caso, come altre rassegne e festival riprogrammati dopo il lockdown, il tutto si svolgerà in piena sicurezza, nel rispetto delle prescrizioni anti-contagio, con distanziamento e mascherina.

L’edizione numero due della rassegna vede la firma di Roberto Valentino, giornalista, addetto stampa e collaboratore di importanti festival e stagioni non solo musicali, tra i quali Bergamo Jazz, I Suoni delle Dolomiti, Fano Jazz By The Sea, Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, Stagione di Prosa e Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo. Una vita passata tra musica e artisti, al servizio di festival e rassegne. Dopo aver fatto parte negli anni Novanta della Commissione Artistica di Bergamo Jazz e diretto la rassegna “Dialoghi: jazz per due” di Pavia per 18 anni, ora è assistente di Maria Pia De Vito, direttore artistico di Bergamo Jazz.

Negli anni ha lavorato seguendo lo stesso persistente mantra: fedeltà all’anima originaria del jazz, quella più autentica, fatta di incontri fra culture diverse. “Oggi il jazz, in verità, ha perso, in parte, le sue caratteristiche più propulsive e avventurose – spiegato – però rimangono ancora ampie sacche in cui si guarda al jazz come a un mondo non così scontato”.

francesco d'auria lunatik quartet

“Le mie scelte si rifanno dunque allo spirito più avventuroso jazz, senza magari mancare di andare contro corrente rispetto a certi cliché attuali”. Con questo spirito sono stati selezionati gli artisti ospiti della rassegna. Prima fra tutti Olivia Trummer, pianista e cantante, conosciuta per le sue esibizioni sia in ambito jazz che classico. Con lei sul palco ci sarà il batterista Nicola Angelucci, “una combinazione insolita, che a mio avviso non fa che aumentare la curiosità del pubblico, fondamentale per la musica”.

Anche il secondo concerto vedrà una formazione “anomala”, il Francesco D’Auria Lunatiks Quartet, un quartetto che prevede la chitarra al posto del consueto contrabbasso. La musica suonata è scritta da Francesco D’Auria, “compositore che lascia ampio spazio all’improvvisiazione e all’astrattismo”.

La terza serata sarà governata dal duo Massimo Colombo – Andrea Dulbecco, che si rifà strumentalmente ad un modello ormai classico, ossia quello di Chick Corea, pianista, e Gary Burton, vibrafonista. Oltre a una suite scritta dal pianista, si ascolteranno anche arrangiamenti per questo organico di branidi Bud Powell, uno dei massimi innovatori del jazz moderno, e dei Weather Report, tra i massimi esponenti del jazz elettrico, riletti stavolta in chiave acustica.

andrea dulbecco

Ecco il programma nel dettaglio.

Venerdì 28 agosto 2020 – ore 21

Olivia Trummer – Nicola Angelucci “Dialogue’s Delight”

Olivia Trummer, voce e pianoforte; Nicola Angelucci, batteria

Tedesca di Stoccarda, nata in una famiglia di musicisti, Olivia Trummer si è formata come pianista classica e successivamente ha proseguito gli studi volando oltreoceano per diplomarsi in jazz alla Manhattan School of Music di New York. La sua musica spazia dalla classica al jazz passando per la sfera del singer-songwriter emanando un’aria di ottimismo e leggerezza. I suoi testi hanno una prospettiva molto particolare e personale, incentrati sull’amore e sulla fantasia. Il duo con il batterista Nicola Angelucci ha preso avvio nel 2016: l’intesa immediata ed evidente tra i due artisti ha dato origine a molte altre occasioni di far musica insieme, sia in Italia che all’estero. Oggi, dopo quattro anni di percorso artistico comune e avendo sviluppato una personale poetica compositiva e interpretativa, Olivia Trummer e Nicola Angelucci sfruttano appieno le potenzialità espressive dei loro strumenti in una gamma di suoni, colori e dinamiche in grado di disegnare un mondo musicale complesso e allo stesso tempo accogliente per coloro che li ascoltano. Brani originali affiancati ad alcune personali versioni di standard, jazz e non, fanno da sfondo a un dialogo spontaneo, a tratti divertente, sempre intenso.

Venerdì 4 settembre 2020 – ore 21

Francesco D’Auria Lunatiks Quartet

featuring Tino Tracanna, Roberto Cecchetto, Umberto Petrin

Tino Tracanna, sax tenore e soprano; Roberto Cecchetto, chitarra; Umberto Petrin, pianoforte; Francesco D’Auria, batteria

Tino Tracanna, Roberto Cecchetto, Umberto Petrin e Francesco D’Auria, tutti musicisti affermati anche oltre i confini nazionali, costituiscono un quartetto di recentissima formazione che si muove nel grande alveo del jazz e dell’arte dell’improvvisazione, complice delle grandi culture del mondo e con un occhio al futuro e alla ricerca di un’identità creativa. Il risultato dell’incontro fra le loro forti personalità è una musica sensibile e vivace che riflette una contemporaneità rispettosa delle sue più felici linfe vitali: il contatto con la sorgente della tradizione, la purezza melodica, lo swing, i più moderni groove e, in particolare, l’improvvisazione come strumento per la definizione di un paesaggio sonoro comune. I musicisti di Lunatiks, al dì là dell’intestazione nominale del gruppo, guardano insieme ad un orizzonte in cui la musica sia parte integrante di un mondo dove relazioni, sentimenti, equità, curiosità, arte e diritti siano valori fondanti del vivere civile. Il repertorio è prevalentemente caratterizzato da brani originali, ma in concerto possono emergere, amalgamati nel discorso complessivo, brani usciti dalla penna di firme storiche del jazz.

Venerdì 11 settembre 2020 – ore 21

Massimo Colombo – Andrea Dulbecco Duo

Massimo Colombo, pianoforte; Andrea Dulbecco, vibrafono

Il duo fra il pianista Massimo Colombo e il vibrafonista Andrea Dulbecco nasce dalla ricerca di un’interazione tra due strumenti in grado di “costruire” melodie ed accordi ed allo stesso tempo di incastrare fitte trame percussive. Questo processo offre al duo una serie di possibilità quasi comparabili a un vero e proprio tessuto orchestrale, in un susseguirsi di liriche melodie, spazi silenziosi e squarci d’improvvisazione. Fulcro del concerto è la Suite “In Breve” di Massimo Colombo, già registrata in trio e che vede una già sperimentata e fortunata realizzazione con lo stesso Andrea Dulbecco.

Pianista e didatta dalla vasta e composita esperienza, Massimo Colombo annovera nel suo curriculum artistico altre significative collaborazioni, con Bob Mintzer, Peter Erskine, Billy Cobham, Jeff Berlin e altri ancora.

Attivo sia sul fronte del jazz che della musica classico-contemporanea, Andrea Dulbecco fa parte stabilmente del gruppo “Sentieri Selvaggi” diretto dal compositore Carlo Boccadoro che gli ha anche dedicato sue composizioni.

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