L’ospedale allestito in Fiera a Bergamo ha risposto alle esigenze di tutti e così da sabato 22 agosto si potranno effettuare i tamponi per chi rientra dai Paesi a rischio Covid 19 in Fiera a Bergamo.
Regione Lombardia ringrazia per “l’autentico lavoro di squadra coordinato da ATS di Bergamo”, intanto i volontari dell’Associazione Nazionali Alpini sono già al lavoro per allestire l’area per i tamponi drive through: si prenota, ci si presenta in auto e senza scendere dalla vettura si viene sottoposti al tampone effettuato dal personale sanitario del Gruppo San Donato.
“Effettueremo tamponi ogni giorno dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. La prestazione andrà prenotata al call center del Gruppo San Donato al numero 0287370510, seguendo le indicazioni disponibili sul sito di Ats Bergamo. Solo per la giornata di venerdì 21 agosto, per smaltire le prenotazioni già effettuate, i tamponi verranno eseguiti nella nostra Smart Clinic di Orio Center”. Afferma Francesco Galli, amministratore delegato del Gruppo San Donato, che non nasconde una certa soddisfazione per aver trovato la soluzione adatta per rispondere alle esigenze del decreto del 12 agosto scorso che prevede l’obbligo dei tamponi per quanti rientrano dai Paesi a rischio Covid 19: Croazia, Grecia, Malta e Spagna.
“All’interno del solco di una collaborazione fortemente voluta tra pubblico e privato, non è importate l’oggetto ma il servizio erogato all’utente – spiega Galli, ad anche degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi, Iob -. Già da alcuni giorni fa eravamo disponibili ad una collaborazione, poi abbiamo messo in campo tutte le nostre forze e da sabato 22 agosto si parte con i tamponi in Fiera con la modalità drive Throud”.
Che modalità è?
“Ci sono più novità. La prima che c’è un unico numero di telefono, si prenota e si raggiunge la Fiera di Bergamo in auto, non si deve scendere e una volta eseguito il tampone nel giro di 48/72 ore si avrà l’esito. Al tampone potranno sottoporsi, non solamente i passeggeri che atterrano ad Orio al Serio, ma tutti coloro che arrivano da questi paesi in treno, in auto o con altri mezzi”.
Perché avete scelto questo modalità drive through?
“Sicuramente perché è il più sicuro sia per gli utenti, sia per gli operatori”.
Quante persone avete messo in campo?
“Quattro persone per ogni turno. Mi lasci ringraziare i nostri collaboratori che subito hanno accolto questa iniziativa”.
Oltre all’aeroporto di Orio, Regione Lombardia vi ha affidato anche lo scalo di Linate?
“Sì, abbiamo messo in campo un sistema molto accessibile. Per tutti coloro che giungono da Croazia, Grecia, Malta e Spagna, in aereo o con altri mezzi, può sottoporsi al tampone sia in Fiera a Bergamo, sia in aeroporto a Linate oppure in due punti dei nostri centri a Milano”.
Eravate preparati e attrezzati per un’esigenza simile?
“C’è una piena collaborazione tra pubblico e privato, puntiamo al servizio erogato affinché sia il massimo che possano ricevere i nostri utenti. In parte eravamo già preparati sia come analizzatori sia come laboratori che processano i tamponi. Abbiamo solamente chiesto ai nostri collaboratori, abbiamo fatto tutto al telefono e siamo riusciti a trovare un’ottima soluzione che soddisfa tutti”.
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