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La replica

Nuova raccolta rifiuti: “Necessaria per l’ambiente e l’economia circolare”

Dopo gli interventi dell'assessore Stefano Zenoni e di Umberto Dolci, presidente di Federconsumatori, interviene Denise Nespoli, consigliera comunale e referente Ambiente per Lista Civica Gori

A settembre in città inizierà con nuove regole da rispettare riguardanti la raccolta differenziata, una “rivoluzione” che cambierà radicalmente alcuni aspetti della gestione dei rifiuti casa per casa.
Dopo gli interventi dell’assessore Stefano Zenoni e di Umberto Dolci, presidente di Federconsumatori, interviene Denise Nespoli, consigliera comunale e referente Ambiente per Lista Civica G.Gori.

Gentilissimo Signor Dolci, presidente di Federconsumatori,

In qualità di referente “Ambiente” della Lista Civica Gori presso il consiglio comunale di Bergamo, sento l’esigenza di rispondere alle sue critiche espresse di recente sui giornali relative all’introduzione da settembre dei nuovi sacchi dotati di codice identificativo individuale per la raccolta dei rifiuti urbani.

Il progetto è innanzitutto contenuto nel programma elettorale ed è frutto di un lungo lavoro iniziato con la precedente assessora Leyla Ciagà, continuato dall’attuale assessore Stefano Zenoni, con la partecipazione e la consulenza di diversi soggetti ed esperti del settore. Gli obiettivi fondamentali del progetto sono ridurre la produzione complessiva di rifiuti procapite e aumentare la quota di raccolta differenziata dall’attuale 71%, puntando ad un ambizioso 80%.

Questa scelta è per noi un valore di rispetto verso l’ambiente. Sono sempre di più infatti i cittadini che sollecitano gli amministratori ad accelerare sulle politiche Green, previste nelle agende delle politiche europee e nazionali, richiamate costantemente dai gruppi civici, dai movimenti ambientalisti, dai gruppi di lavoro partitici.
Non è una sfida semplice per una città capoluogo come Bergamo, già virtuosa nella classifica nazionale; tuttavia Parma, Trento e Ferrara, solo per fare alcuni esempi, sono più brave a differenziare i rifiuti e già adottano modalità simili a quelle che stiamo introducendo. Perché Bergamo non dovrebbe aspirare a ridurre il gap con le città più virtuose d’Italia?

I nuovi sacchi provvisti di codice individuale favoriranno il controllo del corretto conferimento, ridurranno le disattenzione e le violazioni e sono inoltre il primo e necessario gradino del percorso volto a perseguire l’introduzione della cosiddetta tariffa puntuale (TARIP). Inserita anch’essa nel programma elettorale, la tariffa puntuale è prevista dal DM del 20 aprile 2017, oltre che dalle nuove indicazioni europee. Il calcolo dell’imposta futura non si baserà più su criteri legati solo alla dimensione dell’immobile e al numero di componenti famigliari, ma anche sulla quantità di rifiuti prodotti e differenziati dai singoli nuclei. In sostanza, meno rifiuti, meno spesa. La tariffa puntuale sarà dunque un meccanismo per premiare i cittadini virtuosi e rendere il tributo più equo su base individuale, secondo il meccanismo del “paga per quello che produci” (“pay as you throw” – PAYT). Perché lei che rappresenta i consumatori la osteggia e non vuole vederne il valore?

La tariffa puntuale è inoltre un incentivo verso gli obiettivi non più rimandabili dell’economia circolare.
Come amministrazione ci siamo spesi in questi anni su molti fronti, quali la lotta allo spreco di cibo (nelle mense scolastiche, perché anche lo spreco si paga), la sostituzione delle stoviglie e delle bottiglie in plastica con materiali biocompostabili, la fornitura dei contenitori per la differenziata nelle scuole comunali, nelle manifestazioni e nelle sagre, le donazioni di borracce nelle classi filtro delle scuole primarie, l’installazione di erogatori d’acqua in occasione delle manifestazioni sportive e culturali in città e altro ancora. I cittadini stanno sviluppando sempre più sensibilità all’acquisto di prodotti sfusi, alla spina o con imballaggi minimi, oltre che all’uso di shoppers e in generale di oggetti riutilizzabili.

Siamo consapevoli di richiedere ai cittadini di impegnarsi in qualcosa di nuovo, ma non esiste cambiamento se non si è disposti a modificare le proprie abitudini. Il processo è però graduale e consente all’Amministrazione di modulare i passaggi successivi in funzione dei risultati. Contrariamente a quanto da lei affermato nella sua lettera, sono state previste diverse attività di supporto e informazione (tutoriale, lettere ad ogni nucleo famigliare, operatori presso i distributori, depliant, numero verde). In generale, i cittadini avranno a disposizione un numero di sacchi individuali, seppur più piccoli nelle dimensioni, tarato sulla cadenza dei ritiri settimanali e dunque non si dovrà tener in casa nessuna frazione di rifiuti. Saranno probabilmente i condomini a dover cambiare maggiormente le modalità organizzative di alcuni spazi, ma gli stessi sacchetti potranno comunque essere depositati negli spazi condominiali già oggi utilizzati per il medesimo scopo. In sostanza, l’unica vera richiesta sarà quella di prestare maggiore attenzione al conferimento dei propri rifiuti. Di contro, i cittadini potranno avvalersi di comodi distributori automatici sparsi in tutta la città per l’approvvigionamento dei sacchi stessi.

In conclusione, è dimostrato da numerosi studi scientifici che l’implementazione della raccolta differenziata riduce le emissioni di CO2 e dei gas serra, garantisce una sostenibilità maggiore al ciclo produttivo dei materiali, riduce il consumo di materie prime e l’utilizzo di energia.

Il progresso ambientale passa anche da qui.

Consigliera comunale Denise Nespoli
referente Ambiente per Lista Civica G.Gori

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