• Abbonati
La lettera

“Caro ragazzo, sono l’ansia che accompagna i tuoi cambiamenti: non sempre negativa”

La vita è il viaggio, e in quanto tale è in movimento, cambia, si trasforma proprio come te che diventi grande...

Tanti giovani, me compresa, oggi vivono nell’incertezza di cosa accadrà nel futuro.

Questa pandemia ha portato una scossa negli animi e non solo, facendoci assistere a un vortice di cambiamento come, forse mai prima d’ora, abbiamo vissuto e neppure letto sui libri di storia.

La tecnologia avanza a gran velocità, ma dentro di noi il timore di non sapere a cosa stiamo andando incontro, genera molta inquietudine e ansia.

È per questo motivo che a tutti voi vorrei dedicare questa lettera, augurandomi possa ispirarvi e condividere serenità.

Caro giovane,

mi trovo dentro di te precisamente nella zona della tua pancia e mi faccio spazio, tra le emozioni positive e negative, affinché io possa dirti la mia.

Il mio nome è Ansia, ti ho visto crescere e amo essere al centro dell’attenzione per dir la mia opinione, specialmente quando sei immerso nei tuoi pensieri e, molto spesso, arrivo proprio mentre immagini il peggiore scenario che potrebbe mai accaderti. A questo proposito dovresti sapere che ti ascolto, conosco i tuoi punti deboli e mi presento quando perdi di vista il presente e ti metti a fantasticare su tutto ciò che potrebbe essere e che forse mai sarà.

Certo, perché la tua mente è proprio come un cinema multisala, con gli occhialini 3D e ad alta definizione. Ti piace andare al cinema, vero?

Spesso la qualità delle tue immagini mentali è così alta che la tua mente non riesce a distinguere ciò che è reale da ciò non lo è. Non a caso tu sei lì, seduto a fare da spettatore, su quelle poltroncine di velluto rosso e, perché no, con tanto di popcorn salati.

Il tuo corpo c’è, esiste e te lo fa capire, ti comunica in tutti i modi le sensazioni che provi: lo stress, il dolore, ti invita persino al riposo quando lo sente necessario.

Ti ricorda quanto tu sia ingenuo e, per questo, inizia a darti chiari segnali: l’aumento del battito cardiaco, la sudorazione, il tono della voce che cambia, l’acidità di stomaco, oppure ancora la dermatite, il gonfiore… e l’elenco sarebbe ancora lungo.

Possibile davvero che tu non capisca? Adesso te lo spiego. Io, Ansia, in fondo lo faccio per il tuo bene. Ti ricordo di stare sull’attenti, in allerta e ti proteggo dai pericoli. Ti ricordo che sei vivo, che provi emozioni e sei umano, imperfetto e che, soprattutto, la vita è una ed è il dono più prezioso che tu abbia mai ricevuto e, per questo, va trattato con cura. Vorrei ricordarti ciò che non è utile per te, vorrei farti sapere quando sbagli o stai per sorpassare il limite.

Vorrei, ma non sempre riesci ad ascoltarmi, a comprendermi, a rassicurarmi e convincermi del contrario. E così cerchi di soffocarmi, di parlare male di me. La verità è che basterebbe che tu mi chiedessi: quale è il messaggio, l’intenzione positiva che porti con te? Cosa mi stai comunicando? Oppure potresti domandarti: quanto da 0 a 10 è plausibile questo scenario? È utile pensare questo? Se potessi invece immaginare e creare la mia vita, come vorrei che andasse? O ancora, come fai a sapere come andrà se ancora non è successo? Quale è il più piccolo passo che puoi fare adesso, oggi, per raggiungere ciò che voglio? Da ultimo: come posso essere flessibile e adattarmi a questa situazione?

Spesso ci focalizziamo su ciò che non vogliamo, o che non vorremmo accadesse, senza invece renderci conto che basterebbe rispondere alla domanda opposta: cosa invece voglio? Se ci fosse una cosa che vorrei davvero fare, quale sarebbe?

Sono certa che se tu ti fermassi, facessi tre respiri lenti e profondi o ti muovessi nello spazio magari con una musica che ti motiva, e finalmente tu ascoltassi, capiresti che dietro ogni problema c’è un’opportunità, che il dolore conserva un messaggio, che ogni fallimento è un feedback, una lezione da cui possiamo imparare, crescere, evolvere.

La vita è il viaggio, e in quanto tale è in movimento, cambia, si trasforma proprio come te che diventi grande. Allora decidi tu che direzione vuoi prendere, decidi come reagire a ciò che ti accade, fidati di ciò che senti e fai ciò che ti fa stare bene. Focalizzati sulle soluzioni, non sui problemi. In sintesi, immagina di tornare su quella poltroncina di velluto rosso e di vedere proiettato il film più bello che vorresti vedere.

Sono certa che un giorno ci guarderemo indietro e sorrideremo con serenità e coraggio, pensando a ciò che è stato e che abbiamo superato.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI