Titolo: Ammen
Regia: Ciro Villano
Interpreti: Davide Marotta, Maurizio Mattioli, Elisabetta Gregoraci, Rosaria De Cicco, Simone Schettino, Tommaso Bianco
Durata: 90‘
Giudizio: ***
Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se il prete di un piccolissimo paese campano iniziasse a rivelare ciò che gli viene detto in confessionale?
Probabilmente no, a meno che non soffriate di incubi terrificanti, ma Ciro Villano, regista e attore napoletano, lo ha fatto per portarlo sul grande schermo e ciò che ne è uscito è un’opera leggera ed ironica, senza infamia e senza lodi dalla morale però non banale ed attualissima.
La storia è semplice: in seguito ad un incidente automobilistico don Vincenzo (Maurizio Mattioli), prete della felice Montecalvo Irpino, comincia a tradire la fiducia dei suoi fedeli parrocchiani raccontando a chiunque ciò che gli è stato confidato in confessionale per più di 30 anni, trascinando l’intera cittadina in un susseguirsi di guai, incomprensioni ed equivoci tutti da ridere.
Se però in apparenza può sembrare che “Ammen” (traducibile dal napoletano come “è andato tutto bene”) sia poco più che la solita commedia italiana da quattro soldi, va senz’altro sottolineato come tale pellicola, una volta caduta la maschera leggera e scanzonata, si faccia carico di un messaggio tanto importante quanto ignorato dalla maggior parte delle persone: la tutela dell’ambiente.
Tra un segreto sacro ed un altro infatti don Vincenzo rivelerà anche un dettaglio che rischia di mettere a repentaglio la bellezza e la purezza della provincia campana, luogo magnifico ed incastonato nel verde, ora più che mai da difendere con coraggio e senza paure.
Opera che si sviluppa nei sensi, apparentemente inconciliabili, del comico e del drammatico, “Ammen” altro non è che un inno leggero in prima battuta ma profondo alla prova dei fatti alle amene località, talvolta nascosta ai più, di cui il nostro Paese abbonda e che per troppo tempo sono stati alla mercé di uomini senza scrupoli ed interessati solo ad un ritorno personale.
Battuta migliore: “io sono un soldato del signore!”
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