Si prospetta un incremento dell’afflusso dei clienti azionisti di Ubi Banca intenzionati ad aderire all’Offerta di pubblico scambio di Intesa San Paolo. Per questo Ubi ha deciso di revocare le ferie programmate dei dipendenti della provincia di Bergamo e di altre province dal 20 al 31 luglio 2020.
In particolare, spiega la Fisac Cgil, “secondo quanto dichiarato dall’azienda, sarebbe stato decisivo il provvedimento con cui l’Antitrust ha autorizzato con condizioni l’acquisizione del controllo di Ubi da parte di Intesa (provvedimento reso noto nel pomeriggio di giovedì).
La Fisac di Bergamo sottolinea che la decisione è giunta “con un preavviso di poche ore se non di minuti”. E che “questo succede a poche ore dalle rassicurazioni ricevute dai sindacati da parte di Ubi in merito alle soluzioni organizzative individuate per scongiurare il più possibile proprio la revoca o il richiamo dalle ferie” spiega il segretario provinciale Pierangelo Casanova.
“Tra le filiali più coinvolte in questa presunta criticità, almeno un centinaio risiedono nel territorio bergamasco – continua Casanova – con il coinvolgimento stimato di almeno duecento tra colleghe e colleghi che, voglio ricordare, hanno contribuito allo svolgimento di un servizio essenziale durante le fasi acute della pandemia nel territorio più colpito. Un servizio che non è mai stato adeguatamente riconosciuto dai media, ma che al pari di farmacisti o altri servizi ha esposto molte persone al rischio di contagio per loro e per le loro famiglie. Ora che autonomamente e responsabilmente ci si era organizzati nelle filiali per garantire la continuità del servizio anche in occasione dell’Ops, interviene l’azienda a negare il meritato ‘stacco’ promesso e meritato a figli, mogli e mariti.”
“Come Fisac Cgil siamo molto contrariati da questa scelta per tutti gli effetti che produce – conclude Casanova – da parte di un’azienda che si fregia di riconoscimenti per l’attenzione al personale e ci auguriamo quantomeno che le immediate e conseguenti richieste di parte sindacale vengano accolte per mitigare almeno in parte il disagio subito da tante famiglie”.
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