È entrato in vigore mercoledì 1 luglio il cosiddetto bonus vacanze, uno dei provvedimenti del Decreto Rilancio pensati per ravvivare i consumi e supportare le famiglie in difficoltà economica post lockdown.
Una possibilità sulla quale già moltissimi italiani hanno cercato informazioni online, dalle modalità per ottenere il voucher a quelle di utilizzo.
E la caccia, ben presto, si è indirizzata sulle strutture che hanno deciso di sposare l’iniziativa del Governo e dunque di accettare questa tipologia di pagamento.
Una ricerca che, al termine di una procedura già piuttosto articolata per l’emissione del buono, in molti casi si è rivelata più complicata del previsto.
Così Federalberghi ha deciso di mettere a disposizione degli italiani il portale bonusvacanze.italyhotels.it, dove un semplice form da compilare permette agli utenti di accedere alla lista delle strutture ricettive aderenti al bonus vacanze.
Al momento sono oltre mille quelle che si sono registrate, ma l’elenco non è esaustivo e la situazione è in continua evoluzione: non tutti coloro che hanno deciso di accettare i voucher, infatti, hanno inserito la struttura sul sito e, dunque, prima di escludere a priori un albergo è sempre meglio fare una doppia verifica contattandolo direttamente.
Le operazioni sul portale sono molto semplici e veloci: è sufficiente indicare il nome della struttura o della località scelta per le vacanze, il periodo, il numero di persone e di camere e provare a verificare la disponibilità. Ricerca che, per chi parte da zero e senza idee, consente anche di filtrare le strutture per tipologia: dagli alberghi con qualsiasi numero di stelle agli agriturismi, fino a b&b, residence, villaggi turistici e dimore storiche.
A frenare le adesioni, è la decisione di rimborsare gli albergatori con credito d’imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione, o cedibile anche a istituti di credito: lo sconto fruibile dal cliente è pari all’80% del valore massimo dell’agevolazione attribuita oppure all’80% del corrispettivo dovuto, se quest’ultimo è inferiore all’importo massimo dell’agevolazione attribuita, ma fisicamente l’imprenditore non vede entrare denaro liquido nelle proprie casse.
A Bergamo, al momento, sono pochissime le strutture aderenti registrate sul portale: due a Castione della Presolana, una a testa per la città, Foppolo, San Pellegrino Terme, Costa Valle Imagna, Rota d’Imagna, Fuipiano Valle Imagna, Schilpario, Villa d’Almè e Boltiere.
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