Non è piaciuta a Legambiente Bergamo l’iniziativa dell’Associazione Turistica di Valbondione di organizzare dei voli in elicottero verso tre rifugi, Brunone, Barbellino e Coca, previsti rispettivamente per il 28 giugno, il 23 agosto e il 20 settembre.
Così Nicola Cremaschi, presidente della sezione orobica, ha scritto alla sindaca Romina Riccardi e al presidente del Parco Regionale delle Orobie Ivan Caccia, per manifestare il proprio dissenso e chiedere di tornare sui propri passi annullando l’iniziativa.
La lettera
“Gentile signora Sindaca,
Stiamo seguendo le notizie relative all’iniziativa promossa dall’Associazione Turistica di Valbondione: voli in elicottero a tre rifugi che sono siti nel territorio del vostro comune.
Non neghiamo che la notizia ci lascia perplessi: prendiamo atto di quanto afferma il presidente del Parco Regionale delle Orobie Bergamasche sul fatto che l’area Parco non sia soggetta a divieto di sorvolo ma l’elicottero tange le aree ‘Natura 2000’, molto delicate dal punto di vista ecologico.
Se quel Parco esiste, se sono istituite le aree ‘Natura 2000’ è perché qualcosa bisogna proteggere, in particolare la fauna che vive in quegli habitat: le Orobie sono un territorio in cui si è sviluppata nel corso del tempo una biodiversità di altissimo livello e una ricchezza di esperienze turistiche, agricole, di valorizzazione ambientale estremamente variegata.
Crediamo che le nostre montagne meritino un turismo di qualità capace di coglierne le ricchezze durante il corso di tutto l’anno con un progetto coordinato tra tutti i soggetti disponibili a mettersi intorno ad un tavolo e a pensarne un futuro rispettoso delle future generazioni.
Non crediamo che il sorvolo delle Orobie sia ‘turismo 2.0’ tutt’altro. Pensiamo che c’è qualcuno disposto a farsi elitrasportare per diporto non significa che questa sia una strada da seguire, perché è soltanto un esempio di ciò che di più scontato ormai si può pensare in campo turistico. E non è per nulla consolatorio che l’iniziativa di Valbondione preveda ‘solo’ tre giornate di elicottero: sia il Rifugio Curò che il Rifugio Baroni si trovano in Zona di Protezione Speciale (ZPS), nella quale il sorvolo turistico e atterraggio turistici sono quanto meno incompatibili.
Ci dispiacerebbe che perseguiste questo progetto. Ci troveremmo costretti a cancellare le uscite che abbiamo previsto per quest’estate nel vostro territorio e a sconsigliare ai nostri soci di frequentare dei rifugi e dei sentieri che amiamo molto. E’ l’unico modo che ci lascerebbe per farvi capire il nostro dissenso.
Auspichiamo, invece, che annulli le tre giornate e attivi un tavolo con le realtà disponibili per progettare un futuro turistico sostenibile e di qualità”.
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