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Bergamo

Il docente di fagotto malato di Covid, la pandemia… ma Francesco si laurea “live” al Conservatorio

Francesco Muratori si è diplomato alla presenza del direttore del Conservatorio Giovanni Fanchina e del maestro Giorgio Versiglia, guarito. Tutti in mascherina.

Un percorso di studio ormai al termine, un diploma in fagotto imminente. Per ogni studente di conservatorio, l’esame finale è un rito di passaggio che lascia il segno. Dopo tanti anni di fatica, anche Francesco Muratori, fagottista ventitreenne di Palazzolo sull’Oglio, si è laureato al conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo il 5 giugno.

Una vittoria a pieni voti quella del giovane maestro Muratori. Ma ciò che rende speciale questo risultato è che si tratta della prima laurea “live” post lockdown. Per questo un momento importante non solo per il ragazzo, ma anche per l’Istituto e per tutta la città.

Ci sono altre ragioni per cui questo 5 giugno rimarrà impresso nella memoria di molti. La storia di Francesco è una delle tante storie che l’emergenza Covid ha portato con sé, fatta di momenti di sconforto, tante preoccupazioni, incertezze a non finire, ma anche speranza e gioia, perché il lieto fine è arrivato.

La data era già fissata per il 3 marzo 2020, ma l’arrivo della pandemia ha messo tutto in stand-by. Anzi travolto, completamente lasciando tanta incertezza sul futuro. Il conservatorio di Bergamo, per la prima volta nella sua storia, è costretto a chiudere l’istituto e a trovare nel breve termine una soluzione. Lezioni di strumento online, a distanza, è l’unica via percorribile, a cui nessuno di certo mai pensato prima del virus nessuno lo avrebbe immaginato. Ogni laurea rimandata a data da destinarsi.

Tra le tante difficoltà – raccontate a Bergamonews dal direttore Giovanni Fanchini (leggi qui)  – arriva la peggiore delle notizie: Giorgio Versiglia, docente di fagotto al conservatorio di Bergamo, si è ammalato gravemente a causa del Covid (leggi) ed è stato ricoverato all’ospedale di Treviglio. La situazione è critica, il futuro è incerto. “Non sapevo se e quando mi sarei potuto laureare”, ha raccontato Francesco, che oltre alla grande preoccupazione per le condizioni del proprio insegnante, ha dovuto affrontare anche lui un periodo di malattia. “Avevo la febbre, non riuscivo a suonare perché mi era impossibile soffiare nell’ancia”.

francesco muratori giorgio versiglia

La tenacia del ragazzo ha dato comunque i suoi frutti: Francesco si è diplomato “dal vivo” alla presenza del direttore del Conservatorio e di Giorgio Versiglia, guarito. Tutti in mascherina, compreso il pianista accompagnatore, e distanziati senza nessun spettatore.

“Francesco ha suonato gran bene. Nei momenti peggiori, non ero neppure sicuro che avrei mai visto il suo esame – ha confessato Giorgio Versiglia – Ci sono stati dei momenti in cui ho avuto davvero paura di non farcela, l’affetto dei miei allievi è stato prezioso: non mi sono mai sentito solo”.

Il lieto fine è quindi arrivato, accompagnato dalla soddisfazione di una laurea da 110 e lode.

“È stato un momento emozionante, mi sono venute le lacrime agli occhi – ha detto il maestro Vergilia – Francesco ha messo tutta e la sofferenza di questo periodo che abbiamo vissuto. Ora è un musicista a tutti gli effetti, in grado di esprimere ogni sentimento, anche la sofferenza, nota per nota”.

Ora Francesco pensa al futuro, in cui ci sarà sicuramente la musica. “Devo molto al mio maestro, severo ma capace di affezionarsi infinitamente agli allievi. Mi ha dato tantissimo come insegnante e come persona. Ora che mi sono diplomato, posso finalmente dedicarmi all’esame di ammissione al conservatorio Mannheim, in Germania”.

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