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L'iniziativa

Gestione emergenza Covid: in Procura le prime 50 denunce dei parenti delle vittime

Il comitato "Noi Denunceremo - Verità e giustizia per le vittime di Covid-19", nato come pagina Facebook, farà il suo primo passo ufficiale mercoledì 10 giugno.

Era nato come un gruppo Facebook, ma ora alla Procura di Bergamo arriveranno le prime 50 delle 200 denunce presentate.

Arriva il primo passo ufficiale di “Noi Denunceremo – Verità e giustizia per le vittime di Covid-19”, che sul social network conta circa 55mila adesioni: mercoledì 10 giugno sarà per loro il primo “Denuncia Day”, con il presidente Luca Fusco, il consiglio direttivo e alcuni parenti delle vittime che dalle 8.30 del mattino consegneranno alla Procura le prime 50 denunce relative alla gestione dell’emergenza Coronavirus.

Le denunce riguardano soprattutto la mancata informazione dei pazienti e dei loro parenti dei rischi legati all’infezione soprattutto durante la prima fase dell’emergenza; l’assenza di Dispositivi di Protezione Individuale nelle strutture sanitarie; la mancanza di una medicina del territorio efficace e tempestiva per la gestione dei pazienti Covid a domicilio; la mancata chiusura dell’ospedale di Alzano Lombardo per permettere una gestione idonea dei pazienti Covid; la zona rossa mai arrivata in Val Seriana.

“Avevamo detto che avremmo denunciato e lo abbiamo fatto – sottolinea il presidente Luca FuscoNoi chiediamo giustizia per la gente di Bergamo e Brescia e non solo. E per giustizia intendiamo che si faccia luce punto per punto sulla gestione dell’emergenza, per capire chi ha sbagliato ed in che modo. Le province di Brescia e Bergamo hanno avuto più morti di coronavirus di interi Stati. Non possiamo fare finta che non sia successo nulla e semplicemente girare la testa dall’altra parte. La vita va avanti ma abbiamo il dovere di dare ai nostri padri, alle nostre madri ed alle nostre famiglie la giustizia che meritano dopo una vita onesta e di sacrifici. Nonostante la superficialità con cui l’intera classe politica ha trattato le nostre comunità, noi andremo fino in fondo a questa vicenda”.

Il pool legale incaricato dal comitato chiarisce l’azione: “Questa è una prima fase del lavoro che si sta costruendo, nelle prossime settimane verranno depositate altre denunce che stanno continuando a pervenire all’indirizzo del Comitato. In questo momento si tratta di un’azione solo penale. Valutiamo un’eventuale azione civile per il futuro”.

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