Ci siamo, il campionato di calcio riparte: nel tardo pomeriggio di giovedì 28 maggio il ministro Spadafora ha avvisato il premier Conte dell’accordo raggiunto con Federcalcio, calciatori, allenatori e arbitri.
Dopo l’ok del Cts arrivato in giornata al protocollo della Figc, che stabiliva l’obbligo della quarantena fiduciaria nel caso in cui un giocatore risulti positivo, la riunione col ministro è filata liscia: “Il campionato riprenderà il 20 giugno – ha annunciato Spadafora – C’è poi la possibilità che il 13 e 17 giugno si disputino le semifinali e la finale di Coppa Italia”.
Definiti anche i provvedimenti in caso di una nuova impennata della curva dei contagi: il piano B sono playoff e playout, l’ultima carta la cristallizzazione della classifica al momento dell’eventuale nuova sospensione.
Un primo passo importante, ma sono ancora tanti i nodi da sciogliere.
Il primo è quello legato alle tv: i calciatori sono orientati a non giocare in orario pomeridiano, per evitare i rischi legati al caldo eccessivo di questa stagione. Ancora viva la pista di un’offerta televisiva in chiaro in occasione della ripartenza.
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