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Bergamo, oltre 30 spazi per dehors ed estivi: vietato vendere bevande d’asporto

Tantissime le opportunità in città, nelle vicinanze dei locali o in spazi messi a bando: presto il Comune seguirà l'esempio di Milano con un'ordinanza che vieterà la vendita d'asporto dal tardo pomeriggio, limitando il consumo solo al tavolo per evitare assembramenti.

Venticinque luoghi che potranno ospitare stabilmente o temporaneamente dei dehors messi a disposizione di esercenti che operano nelle immediate vicinanze (150 metri) e altri 7, invece, messi a bando e che saranno assegnati preferibilmente a proposte fatte in forma associata.

L’estate 2020 della città di Bergamo inizia così a delinearsi, con una delibera di Giunta che spiega per filo e per segno i confini entro i quali bar e ristoranti si potranno muovere per recepire l’ordinanza della scorsa settimana sulle facilitazioni per l’ampliamento o l’apertura di nuovi dehors senza alcun costo di occupazione di suolo pubblico.

Un’eccezionale disponibilità di spazi all’aperto che non vuole essere solo una compensazione per i posti a sedere “sacrificati” nel nome delle norme anti-contagio, ma anche uno stimolo e un indirizzo ben preciso per gli esercizi pubblici che tra circa una settimana saranno destinatari anche di un altro provvedimento annunciato dal sindaco Giorgio Gori: “Siamo dell’idea che anche a Bergamo, come a Milano, si debba arrivare a un’ordinanza che vieti la vendita da asporto di bevande, alcoliche e analcoliche, dal tardo pomeriggio in avanti e contestualmente vieti anche il consumo delle stesse su suolo pubblico che non siano tavoli di bar e ristoranti. Non è un’ordinanza che pubblichiamo nell’immediato perchè non vogliamo penalizzare il settore, ma dare il tempo agli esercenti di predisporre i dehors. Per noi è giusto intervenire in questo modo per evitare assembramenti, ma lo è altrettanto mettere a disposizione un’offerta di molto superiore a quella a cui siamo abituati”. 

Tutto è disciplinato con precisione da linee guida redatte in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e l’associazione I Maestri del Paesaggio, che vanno dalla scelta delle pavimentazioni alla tipologia di tavoli e sedie, dalle coperture alla delimitazione perimetrale degli spazi, fino all’incentivo dell’uso di componenti di arredo verdi non solo come elemento di separazione ma anche come caratterizzazione interna.

Nella scelta dei componenti, di grande aiuto sarà la lista dei fornitori qualificati che verrà messa a disposizione da VisitBergamo che sabato terminerà di raccogliere le proposte di noleggio dei materiali da parte degli operatori interessati.

Nell’elenco degli spazi che il Comune ha scelto di mettere a disposizione di chi opera in un raggio di 150 metri ci sono molte zone anche di pregio della città, eccezionalmente destinate all’occupazione di suolo pubblico: la maggior parte potrà ospitare stabilmente tavoli e sedie mentre altri saranno temporanei, giovedì e venerdì dalle 19 alle 24, il sabato dalle 14 alle 24 e la domenica dalle 12 alle 24.

Per tutti i dehors del tessuto urbano, però, la somministrazione dovrà terminare alle 24. Importante ricordare anche come per i servizi all’aperto rimanga obbligatoria la prenotazione, con l’obbligo per il gestore di conservare per 14 giorni le generalità e un contatto dei soggetti che hanno prenotato.

Tra gli spazi di occupazione permanente ci sono via XX settembre (da colonne di Prato a via Sant’Orsola), via Sant’Orsola (largo passaggio via Broseta), via Zambonate (aree posteggio bici e lato negozio “Dolci”), piazzetta Santo Spirito, piazza Carrara, piazza Sant’Anna, via Borgo Palazzo (area Tram & Bike), piazzetta Borgo Palazzo, piazzetta Piave, piazzale Alpini, piazza Risorgimento, piazzetta Bazzini, piazzetta Santa Lucia, piazza don Seghezzi, piazza Bonfanti, piazza “Enaip” San Bernardino, piazza “Esselunga” via Corridoni, piazza Mascheroni e passaggio Lavatoio. 

Particolare il caso di via Borgo Santa Caterina, con gli spazi per i dehors permanenti che saranno ricavati lungo la corsia preferenziale del bus, con la Linea C che verrà temporaneamente spostata su via Suardi. In aggiunta il giovedì e venerdì sera dalle 19 alle 24, il sabato dalle 14 alle 24 e la domenica dalle 12 alle 24 la circolazione stradale sarà limitata ai soli residenti.

L’occupazione temporanea riguarda invece via XX Settembre (da via Sant’Orsola a Largo Rezzara), via Sant’Alessandro (da via sant’Orsola al sagrato della chiesa), via Broseta (da via Sant’Antonino a piazza Pontida), Largo Cinque Vie e via Tasso (da contrada Tre Passi a Piazza Santo Spirito lungo la ciclabile).

Interessante anche l’offerta per le zone che saranno messe a bando, con provvedimenti specifici per ognuna.

Si tratta di parco Sant’Agostino, destinato a soggetti che operano nelle vicinanze e che non hanno già a disposizione degli spazi esterni, con particolare premialità per chi presenterà una domanda in forma associata (somministrazione fino all’1); Parco della Trucca e Parco Goisis, anche in questo caso con preferenza per le domande in forma associata (somministrazione fino all’1 dal lunedì al giovedì, alle 2 nel weekend); Parco La Crotta in città alta, riservato a esercenti nelle vicinanze che non hanno disponibilità di dehors e con particolare attenzione al rispetto dell’area dedicata al gioco dei bambini; Parco Brigate Alpine a Campagnola; Piazza Vecchia, nello spazio antistante l’ex Taverna Colleoni, con particolare attenzione alla qualità della proposta visto il prestigio della location e solo per chi non ha già spazi pubblici a disposizione.

Alla luce di queste indicazioni, va da sé che un esercente con dehors, esistente o per il quale farà domanda, potrà partecipare solo ai bandi relativi a Parco Goisis e Parco della Trucca. 

mappa estivi 2020

“Abbiamo cercato di bilanciare sicurezza, sostegno agli operatori del settore, desiderio dei bergamaschi di passare l’estate all’aperto e rispetto dei residenti – spiega il sindaco Gori – Mi aspetto una città più bella, che faccia del problema sicurezza un’occasione per rivitalizzare tanti luoghi non solo del centro ma anche delle periferie. Tutte le scelte sono state condivise con le associazioni di categoria, compreso il contenuto dell’ordinanza che vieterà la vendita d’asporto delle bevande, forse dalle 18 in poi. Crediamo che alla luce di quella decisione che verrà ufficializzata a breve, l’opportunità di chiedere l’occupazione di suolo pubblico possa guadagnare grande appetibilità”. 

Anche perchè ad oggi lo stimolo del Comune di Bergamo è stato raccolto solo da una cinquantina di operatori, che hanno però già presentato la domanda con tanto di planimetrie e dettaglio degli arredi.

“Ogni domanda sarà esaminata anche dal punto di vista della qualità – ha ribadito l’assessore alla Riqualificazione Urbana e Urbanistica Francesco ValesiniMolti spazi sono inseriti in contesti storici e di particolare rilevanza architettonica: per questo ci avvarremo del supporto di Maestri del Paesaggio e Ordine degli Architetti, con un gruppo ristretto di tre professionisti che affiancheranno i nostri uffici”.  

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