“Almeno 650 docenti bergamaschi potevano essere stabilizzati dal primo settembre, quasi 5 mila in tutta la Lombardia. Un’occasione mancata!”. Salvo Inglima, segretario generale Cisl scuola Bergamo, stigmatizza l’accordo siglato lunedì 25 maggio dalla maggioranza di Governo. Il concorso per i precari ci sarà, ma dopo l’estate.
“Ancora una volta la politica sta decidendo senza valutare la fattibilità – aggiunge -. Il primo settembre continueranno ad esserci i soliti avvicendamenti a partire dalle aree più colpite dal Covid”. La Provincia di Bergamo, “oltre che dal virus di questa primavera – sottolinea Inglima – è sicuramente una delle più colpite dall’atavica emergenza della ‘supplentite’. Se a ciò si aggiungono le incertezze sul regolare avvio dell’anno scolastico legate al Covid 19, la situazione si prospetta drammatica”.
Lena Gissi, numero uno nazionale di Cisl Scuola, si chiede se “il Governo avrà il coraggio di guardare negli occhi studenti e famiglie senza un minimo senso di colpa? Noi non volevamo vinti o vincitori e il risultato di una prova che cambia ci soddisfa poco. Le assunzioni per soli titoli avrebbero portato in cattedra i docenti per garantire le attività didattiche in presenza e con la didattica a distanza”.
Secondo i vertici Cisl in un intero anno di formazione e con una selezione vera finale si poteva completare la procedura concorsuale. “Oggi è più che mai evidente – conclude Gissi – che la scuola non è importante, è parte di una scacchiera politica e degli equilibri di partito ma non è al centro delle scelte per il futuro di questo Paese”.
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