Nei registri delle procure lombarde sono stati iscritti i primi indagati sulla gestione dell’emergenza Coronavirus. Lo ha riferito il procuratore generale Guido Rispoli durante un incontro con la stampa, spiegando che nelle varie Procure del Distretto di Corte d’appello di Brescia (comprendente anche Bergamo) sono presenti fascicoli a Modello 21, quindi con degli indagati.
Sull’emergenza Covid sono stati segnalati anche “rappresentanti del Governo e della Regione”. Questi ultimi in riferimento alle delibere dell’8 marzo con cui si chiedeva alle Rsa di istituire dei reparti Covid-19 e alla mancata istituzione della ‘zona rossa’ nei comuni di Alzano Lombardo e Nembro.
I fascicoli sono piuttosto “eterogenei”, ha specificato il procuratore: vi sono quelli contro ignoti, quelli relativi a fatti non costituenti notizie di reato e quelli riguardanti esposti anonimi. Ciò dipende dalle “modalità di formulazione delle notizie” pervenute alle procure: denunce specifiche, esposti e segnalazioni di natura generica.
Rispoli ha tuttavia ricordato che l’iscrizione nel registro degli indagati “non comporta in alcun modo una valutazione di responsabilità della persona iscritta che si compie solo alla fine delle indagini”.
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