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Valle imagna

Non rispetta le norme anti Coronavirus, multata e chiusa azienda di confezioni a Capizzone

Gli agenti hanno proceduto ad identificare sedici cittadini cinesi molti dei quali impiegati in azienda, in regola con le norme sul soggiorno.

Durante un controllo della circolazione stradale gli agenti della Polizia Stradale di Treviglio, nei giorni scorsi, hanno fermato un veicolo alla guida del quale c’era una imprenditrice tessile cinese.

Gli agenti hanno riscontrato alcune irregolarità relative ai documenti di trasporto, a seguito dei quali, nella mattinata di giovedì 7 maggio il personale della Polizia Stradale di Bergamo e della Divisione Pasi della Questura di Bergamo hanno effettuato un controllo congiunto nell’azienda “Confezioni Luisa di Lu Xiaopin” con sede a Capizzone, in Valle Imagna. Gli agenti hanno riscontrato numerose irregolarità di natura ambientale, amministrativa, igienico-sanitaria ed in materia di norme sul lavoro.

Nello specifico la violazione dall’art. 2, comma 6 del D.P.C.M. 26.04.2020 circa la regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro riguardanti le prescrizioni in materia di pulizia e sanificazione in azienda, le prescrizioni in materia di precauzioni igieniche personali e le Prescrizioni in materia di gestione degli spazi comuni, del Decreto legislativo 03.04.2006 nr. 152 (produzione di rifiuti speciali non pericolosi).

Per tali violazioni alla referente dell’impresa, sono stati notificati verbali di contestazione per un totale di 7 mila euro, oltre all’intimazione a sospendere immediatamente l’attività cui seguirà la segnalazione alla competente locale Prefettura per l’irrogazione della prevista sanzione della chiusura dell’esercizio per un periodo da 5 a 30 giorni.

Sono state riscontrata anche le anomalie del D. Lgs 09.04.2008 nr. 81 (T.U. sulla salute e sicurezza sul lavoro), della Legge Regionale. 26.10 1981, nr. 64 e successive modificazioni (Regolamento Locale di Igiene -Regione Lombardia) che verranno valutate e approfondite, per specifica competenza in materia, da parte dell’Ispettorato del Lavoro di Bergamo, dall’ATS di Bergamo e dall’Ufficio Tecnico del Comune di Capizzone. In riferimento all’accesso ai locali, gli agenti hanno proceduto ad identificare sedici cittadini cinesi molti dei quali impiegati in azienda, in regola con le norme sul soggiorno.

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