La signora Adele è a letto quando riceve la visita a sopresa degli operatori. Uno ha con sé una torta e un grande bouquet di calle bianche. “Sei contenta?” le chiedono. “Sono senza parole – risponde – mi avete commossa”. È il suo compleanno, esprime un desiderio e soffia sulla candelina.
Altri due operatori si improvvisano postini: a Terry portano un videomessaggio dei familiari, a Elsa una lettera. In sottofondo c’è “Love’s Theme” di Barry White, sigla del celebre programma tv ‘C’è Posta per Te’. Un’altra infermiera – bardata con camice, visiera e mascherina – canta ‘Azzurro’ con la signora Anna. “Come a Sanremo – dice lei – anche se l’ó mai ést”, non l’ha mai visto.
Di video simili, sulla pagina Facebook della Rsa Fondazione Martino Zanchi di Alzano, ce ne sono parecchi. Come le fotografie che ritraggono la quotidianità degli ospiti, tra tombolate e ginnastica con i fisioterapisti.
L’obiettivo è chiaro, ma tutt’altro che scontato da raggiungere: strappare un sorriso agli anziani e ai loro parenti, assicurando l’unico contatto visivo possibile, quello virtuale. “Da quando è cominciata l’emergenza la nostra pagina Facebook è quotidianamente aggiornata – spiega la responsabile Maria Giulia Madaschi -. È diventata il nostro veicolo di comunicazione con l’esterno”.
La direzione ha anche attivato un account Skype e un numero WhatsApp per le videochiamate con amici e parenti: i messaggi vengono letti dal lunedì al venerdì e le chiamate sono effettuate dopo le 16, sempre nei giorni infrasettimanali.
Tutti modi più o meno originali per colmare la lontananza dai cari. Del resto, le conseguenze dell’emergenza sul territorio di Alzano sono note. Nella Rsa il virus si è portato via 21 dei 98 ospiti, questo nonostante l’immediata chiusura della struttura abbia permesso di limitare i danni. Cosa che non è successa nel vicino ospedale, sulla cui gestione la Procura ha aperto un’inchiesta. “Venti decessi li abbiamo avuti nel solo mese di marzo – osserva Madaschi – l’ultimo risale al primo aprile”.
Con l’inizio della Fase 2 il sindaco Camillo Bertocchi ha deciso la riapertura del parco Montecchio. La Rsa si trova al suo interno e lunedì sono cominciate le prime visite a distanza: “Quelle ‘balconate’ – così le chiama la responsabile – e quelle dalle vetrate al piano terra”, a seconda della collocazione degli ospiti. “Tutte visite organizzate, scaglionate su turni di un quarto d’ora”, precisano dalla Rsa. Un’altra occasione per essere più vicini, ma a distanza di sicurezza. In attesa di giorni migliori.
![saluto a distanza](https://www.bergamonews.it/photogallery_new/images/2020/05/generico-maggio-2020-675228.jpg)
commenta