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Newsweek rivela: “Così gli Usa hanno finanziato le ricerche cinesi sui coronavirus”

Molti scienziati hanno criticato questi studi che richiedono di manipolare i virus nei laboratori per esplorare il loro potenziale di infettare gli umani, per via del rischio di iniziare una pandemia a seguito di una fuga accidentale dei virus

Sull’ultimo numero della rivista Newsweek c’è una ricostruzione dei finanziamenti statunitensi all’Università di Wuhan, in Cina, per ricerche sui coronavirus. (Leggi qui il testo integrale in inglese).

Articolo di Fred Guterl

Il dottor Fauci è consulente di Donald Trump e una specie d’eroe per la sua stabile calma durante la crisi pandemica. … Ma l’anno scorso il NIAID, l’Istituto nazionale per le allergie e malattie infettive, diretto da Fauci, ha finanziato l’Istituto cinese di virologia a Wuhan e altre istituzioni per lavorare su una ricerca sui coronavirus. Assieme all’istituto di salute nazionale sono stati spesi 3.7 milioni di dollari più altri 3.7 milioni per raccogliere e studiare i coronavirus dei pipistrelli, per un totale di 7.4 milioni. Molti scienziati hanno criticato questi studi che richiedono di manipolare i virus nei laboratori per esplorare il loro potenziale di infettare gli umani, per via del rischio di iniziare una pandemia a seguito di una fuga accidentale dei virus.

Il virus che ha creato l’attuale pandemia si crede derivi dai pipistrelli. I servizi segreti americani, dopo aver asserito che il virus è di origine naturale, hanno ammesso un mese fa che la pandemia potrebbe avere avuto da una fuga accidentale dal laboratorio di Wuhan. (Molti scienziati oggi pensano sia possibile, anche se non probabile, che il virus sia stato ingegnerizzato o manipolato).

Fauci non ha risposto alle domande di Newsweek. L’istituto per la salute nazionale ha detto che “la maggior parte dei virus provengono dalla natura selvaggia e sono un pericolo per la nostra salute come dimostrato dalla SARS … ma non c’è prova che il virus sia stato creato in laboratorio”.

I primi 3.7 milioni dal 2014 al 2019 hanno riguardato la sorveglianza verso i coronavirus dei pipistrelli, e sono stati destinati alla dottoressa Shi Zheng-Li del Laboratorio di Wuhan.
La seconda fase del progetto, dal 2019, ha riguardato prevalentemente come i coronavirus dei pipistrelli possono mutare e infettare gli umani. Questo progetto è stato condotto da EcoHealth Alliance un istituto di ricerca non-profit. L’istituto della salute americano ha sospeso questo progetto quattro giorni fa, il 24 aprile, e anche il direttore di EcoHealth si è rifiutato di risponde a Newsweek. Il progetto del 2019 aveva lo scopo di utilizzare metodi di ingegneria genetica “sul codice genetico della proteina S, la tecnologia di clone infettivi, esperimenti in vitro e in vivo e analisi dei legami ricettori per provare l’ipotesi che modifiche alla proteina S possono creare spillover e quindi infettare gli umani.” Si tratta di esperimenti per incrementare la capacità dei coronavirus dei pipistrelli di infettare cellule umane e animali di laboratorio, con tecniche di ingegneria genetica. Particolare interessante vista l’attuale pandemia. Molti studiosi si sono vivamente opposti a queste ricerche per il rischio di creare pandemie per colpa di incidenti di laboratorio.

Fauci … è stato consigliere di Reagan. Durante una simile ricerca sui virus influenzali trasmessi dagli uccelli, ha detto che valeva la pena di correre il rischio di pandemia perchè avrebbe spinto gli scienziati ha preparare medicine e antidoti. Si è cercato di prendere virus selvatici e passarli tra animali vivi – in questo caso furetti – fino a quando i virus non si sono mutati in una forma infettiva, passando da una forma poco infettiva ad un’altra molto infettiva.

I rischi di queste ricerche hanno preoccupato anche i ricercatori più esperti. Più di 200 di loro hanno chiesto che questi esperimenti fossero fermati. Fauci ha difeso questi esperimenti sostenendo, sul Washington Post nel 2011, che conoscere questi virus avrebbe aiutato a evitare le infezioni e a guarire gli infettati. Ciononostante Obama nel 2014 aveva fermato 21 di queste ricerche. Fino al 2017 quando sono riprese, sotto controllo di un pannello di esperti che hanno sì lavorato, ma in segreto. Nel 2019 un giornalista della rivista Science ha scoperto che l’Istituto di salute nazionale aveva approvato due progetti di ricerca sull’influenza che avevano utilizzato metodi di ingegneria genetica.

Scienziati dell’Università John Hopkins e di Harvard hanno scritto che questi esperimenti non andavano fatti per niente, e che scegliendo quali studi autorizzare a porte chiuse, nessuno avrebbe potuto capire perchè erano stati autorizzati e quali fossero le garanzie del processo.

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