L’assemblea degli azionisti di Intesa Sanpaolo, tenutasi a “porte chiuse” per l’emergenza coronavirus e regolarmente costituitasi nella giornata di lunedì 27 aprile con la partecipazione del 52,25% del capitale per il tramite del rappresentante designato, ha dato il via libera, nella parte ordinaria, al bilancio d’esercizio 2019 della Capogruppo e destinazione dell’utile a riserva.
ASSEMBLEA STRAORDINARIA APPROVA AUMENTO PER OPS UBI
Nella parte straordinaria dell’assemblea, gli azionisti hanno dato via libera anche alla proposta di delega al Consiglio di Amministrazione, da esercitarsi entro il 31 dicembre 2020, per l’aumento il capitale fino ad un massimo di 1.945.284.755 azioni ordinarie, da liberare mediante conferimento in natura a servizio dell’OPS su UBI Banca, per un importo massimo complessivo di 1.011.548.072,60 euro. Le nuove azioni verranno valorizzate al prezzo di borsa al momento dell’emissione; nell’ipotesi di considerare il prezzo dell’azione Intesa Sanpaolo al 21 aprile 2020, pari a 1,3366 euro, l’aumento di capitale risulterebbe (a puro titolo esemplificativo) pari a 2,6 miliardi di euro. Il confronto tra il patrimonio netto tangibile di UBI Banca e l’ammontare dell’aumento di capitale di Intesa Sanpaolo determina una differenza che, al netto della quota attribuibile al fair value delle attività e passività acquisite e della valorizzazione di eventuali attività intangibili, rappresenterà il goodwill negativo (o badwill), dal quale va poi sottratta la perdita registrata per effetto della cessione del Ramo Bancario e pari alla differenza fra la patrimonializzazione del Ramo ceduto e il prezzo pagato da BPER Banca. Senza considerare la valorizzazione delle attività e passività acquisite, che presuppone la conoscenza di dettaglio delle poste contabili del Gruppo UBI, il badwill, considerando il prezzo ufficiale del 21 aprile 2020, risulta essere pari a 4 miliardi di euro, rispetto a 2,2 miliardi di euro determinato sulla base del prezzo ufficiale di 2,502 euro – preso come riferimento per la determinazione del costo preliminare dell’operazione – al 14 febbraio 2020, ossia all’ultimo giorno di borsa aperta antecedente la data del 17 febbraio 2020 in cui Intesa Sanpaolo ha annunciato l’Offerta.
BUYBACK AZIONARIO
L’Assemblea ha inoltre approvato la proposta di autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, in base alla quale: verrà effettuato l’acquisto, anche in più tranches e per un periodo di 18 mesi, di azioni ordinarie fino ad un numero massimo pari a 25,4 milioni, corrispondente ad una percentuale massima del capitale sociale di Intesa Sanpaolo pari a 0,15%, di cui 18,7 milioni di azioni a servizio del Sistema Incentivante 2019 nonché della corresponsione di eventuali Severance e 6,7 milioni di azioni a servizio del Piano di Incentivazione Fideuram. I soci hanno inoltre approvato la proposta di acquisto di azioni proprie, a decorrere dalla data di efficacia della prevista fusione per incorporazione di Banca IMI in Intesa Sanpaolo, per la durata di 12 mesi, i fino al limite massimo di 10.000.000 azioni ordinarie e contemporaneamente per un controvalore complessivo delle azioni detenute pari a 30.000.000 euro.
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