Quello di quest’anno è un 25 aprile diverso per l’Italia e in particolare per Bergamo, una delle province più colpite dall’emergenza Covid.
La Festa della Liberazione che arriva dopo due mesi drammatici, con oltre 13mila persone decedute solo nel territorio lombardo (stando ai numeri della Regione Lombadia, sulle persone ufficialmente risultate positive a Covid-19).
Il programma della celebrazione in città è stato molto diverso dal consueto. L’Amministrazione comunale ha organizzato una cerimonia di pochi minuti, con la deposizione di corone d’alloro, alla presenza delle sole autorità deponenti, al monumento al partigiano del Manzù e alla Torre dei Caduti.
Particolare attenzione è stata data ai luoghi significativi della Liberazione e ai monumenti dedicati ai caduti presenti nei quartieri dove è stato posizionato un vaso di fiori con il nastro tricolore.
Per il sindaco di Bergamo Giorgio Gori bisogna “onorare la Resistenza e la Liberazione”. “Prendiamo da lì la forza di cui abbiamo bisogno oggi – ha scritto su Twitter -Per ricostruire, come allora, serviranno un enorme impegno, sacrifici, una grande coesione tra noi. Coraggio Italia!”.
L’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, ha invece pubblicato sui propri canali Social un video con una lettera del presidente Angelo Bendotti:
commenta