Un mese e mezzo dopo è tornato a casa tra gli applausi Ettore Consonni, il 61enne entrato in coma a Bergamo e svegliatosi in Sicilia, dove è guarito dal coronavirus.
La sua storia ha fatto il giro d’Italia, letteralmente. Ricoverato a Seriate ai primi di marzo, per mancanza di posti in terapia intensiva un aereo lo ha portato a Palermo. Si è risvegliato al Civico del capoluogo siciliano 26 giorni dopo. I medici lo hanno salvato (“resuscitato”, come dice lui) e ora promette di tatuarsi la Sicilia sul corpo, tanta è la riconoscenza verso le persone che gli hanno permesso di riabbracciare la sua famiglia.
Il rientro a casa è stato immortalato dalla figlia Alessandra, che ha postato un video sui social. “Martedì – spiega – papà è rientrato a casa dopo quarantasette giorni. Ringrazio ancora tutto il personale medico dell’Arnas di Palermo per avergli salvato la vita. Rivederlo è stata un’emozione pazzesca, una gioia indescrivibile. Appena sarà possibile – assicura – io e la mia famiglia andremo a Palermo per conoscere e abbracciare tutti gli angeli che si sono presi cura di mio papà”.
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