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“Japo” a Treviglio: qualche lievissima pecca per un sushi creativo e allettante

Anche col servizio di consegna a domicilio i piatti della realtà trevigliese si confermano di qualità: pensati, curati e spesso riusciti alla perfezione

In tempo di Coronavirus, con i ristoranti di tutta Italia chiusi, ci siamo chiesti: come portare avanti questa rubrica? Per qualche tempo l’abbiamo lasciata ferma, costretti a rallentare – come hanno fatto e stanno facendo gran parte dei bergamaschi e degli italiani – i soliti ritmi quotidiani per combattere il virus bastardo. Poi, però, abbiamo capito che forse anche questa piccola sezione del giornale poteva essere d’aiuto a chi, pure in tempo di quarantena, voleva concedersi una coccola culinaria. Così, ci siamo affidati alla consegna a domicilio per far ripartire la guida, restando ancorati ai punti fermi di questo progetto: incognito, competenza, sincerità.

Una doverosa premessa. Com’è giusto che sia, nel giudizio abbiamo tenuto conto del fatto che il ristorante giudicato viene penalizzato dai tempi che intercorrono tra preparazione e consumazione dei piatti, e pure dal trasporto. 
Restate a casa, se potete, ma continuate a mangiar bene: i ristoranti che effettuano la consegna a domicilio sono diversi. Sosteniamoli.

Sushi, sashimi, uramaki, nighiri, temaki. È un universo bellissimo quello della cucina giapponese. Un mondo fantastico che in Italia non viene trattato come si deve, troppo spesso associato a quell’invenzione chiamata “all you can eat” che non sempre coincide con la qualità. Mangi tanto e spendi poco, ma a discapito del gusto.

Ci sono però anche delle eccezioni in cui la cucina giapponese corrisponde all’eccellenza, e il Japo di Treviglio è una di queste.

Nel locale di via Zanda non aspettatevi però occhi a mandorla, perché dietro al bancone a guidare i giochi c’è Emanuele Giacomelli, classe 1987, bresciano d’origine. È lui lo chef. In sala c’è invece Silvia Tetoldini, 34 anni, bresciana pure lei, ma oramai trevigliese d’adozione.

Al Japo la cucina va oltre il solito sushi, ed è declinata in tutte le forme possibili: dai più basici nigiri ai roll più impegnativi. La costante è sempre la materia prima di ottima qualità. Quindi il salmone sa di salmone, il tonno sa di tonno e il branzino sa di branzino. Pare assurdo, ma sono cose da non dare per scontate, queste.

Emanuele è un ottimo cuoco, con le idee ben chiare in testa. Le sue intenzioni sono evidenti: provare a unire, evitando esagerazioni, la cucina giapponese a quella italiana, senza snaturare nessuna delle due. Non vi dovete stupire se in questo ristorante troverete in carta degli uramaki impreziositi da asparagi e mozzarella di bufala. Oppure dei chirashi con olio extravergine d’oliva, o con pesto di basilico.

Japo Restaurant
Chef bufala
Japo Restaurant

Nella carta dedicata alla consegna a domicilio mancano diversi piatti che si possono trovare solitamente al ristorante: è un peccato, ma la parola d’ordine, in questo specifico caso, è accontentarsi.

Ed è comunque un bel accontentarsi trovarsi di fronte lo chef bufala: un uramaki con all’interno un gambero in tempura e all’esterno un gambero dolce, della mozzarella di bufala, un’asparago croccante tagliato finissimo, dello zeste di limone non trattato, dell’olio extravergine d’oliva e del sale nero di Cipro. Sapori e profumi che ci avvolgono quando apriamo la vaschetta del take away si ripresentano poi in bocca: è un piatto delicato e bilanciato, in cui ogni ingrediente fa la sua parte senza essere invadente. Dolce e saporito il gambero all’esterno, freschissimo.

Si vola un po’ più basso con l’uramaki Philadelphia, un rotolo con riso e semi di sesamo all’esterno, con all’interno dell’alga nori, del tonno, della salsa unagi e il famoso formaggio spalmabile: il piatto in sé è gustoso e gli ingredienti sono buoni, ma nell’insieme il boccone risulta troppo asciutto. Probabilmente paga più del dovuto il tanto tempo trascorso tra preparazione e consumazione.

Japo Restaurant
Uramaki Philadelphia
Japo Restaurant

Semplice e ben fatto il sushi misto, nel quale spicca – come già detto – la grande qualità del pesce utilizzato.

Discorso identico va fatto per i nigiri e per i sashimi al salmone.

Sono buoni, freschissimi e croccanti, pure gli edamame (dei fagioli di soia acerbi, proposti anche spadellati con aglio, olio e peperoncino).

Japo Restaurant
Sushi misto
Japo Restaurant
Sashimi di salmone
Japo Restaurant
Edamame

Con gli spaghetti udon di grano duro conditi con gamberi, calamari e verdure (in carta chiamati yakiudon ika to ebi) e con il riso saltato con gamberi e verdure (m eshi ebi) si ha come l’impressione di fare un salto nell’attigua Cina: anche in questo caso si riconoscono ingredienti di qualità, abbondanti ma al tempo stesso ben bilanciati. Forse, però, ci saremmo aspettati pure qui il tocco creativo dello chef per rendere originale qualcosa che è ormai possibile trovare in tanti altri locali.

Molto generose le porzioni di udon e riso.

Japo Restaurant
Yakiudon ika to ebi
Japo
M eshi ebi

In conclusione. Al Japo si può trovare una cucina giapponese creativa e allettante, che con alcune preparazioni stupisce e convince. Gli uramaki inventati dallo chef sono una sorpresa bellissima perché fanno abbracciare alcune eccellenze italiane alla tradizione nipponica. Se questo tocco di grande originalità (e coraggio, lasciatecelo dire) ci fosse stato anche in altri piatti (vedi udon e riso) staremmo parlando di un locale, questo di Treviglio, davvero straordinario. I prezzi non sono bassi (otto uramaki dello chef a 18 euro; udon con pesce e verdure a 12 euro; due pezzi di nigiri di salmone a 4 euro), ma la qualità della materia prima che troviamo nel piatto giustifica appieno la spesa: il pesce fresco va pagato il giusto, altrimenti ci si deve porre delle domande.
Ribadiamo che l’impossibilità di consumare al ristorante le preparazioni è stata altamente penalizzante, ma nonostante questo il Japo ci ha convinti (quasi) al cento per cento. E, quando la vita di tutti giorni sarà tornata a scorrere, ci ritorneremo con la certezza di assaggiare qualcosa di veramente valido e interessante. Un giapponese fatto come si deve.

JAPO
Treviglio, via Zanda 21 – 24047
Tel. 0363 302295
Prezzi: da 3 a 23 euro per portata
Consegna a domicilio 7/7

 

Questa recensione non è frutto di una cena-stampa e il giornalista non ha ricevuto favori, regali o servizi in cambio del proprio giudizio. Non si è palesato né prima né dopo il pasto, rispettando rigorosamente la legge dell’incognito, unica vera tutela del lettore.
“Senza prenotazione” non vuole essere solo un omaggio al grande Anthony Bourdain, ma anche una guida sincera e onesta per chi cerca un posto in cui mangiare a Bergamo e provincia.

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