“Siete sempre nei nostri cuori, vi mandiamo tanti auguri di buona salute”. Sono alcuni dei messaggi d’affetto che gli ex Bambini di Selvino hanno inviato al sindaco Diego Bertocchi e alle famiglie selvinesi, ma anche a Bergamo e all’Italia in preda all’emergenza Coronavirus.
“Noi Bambini di Selvino in Israele e in Nord America vi pensiamo e continuiamo a sentire la nostra profonda vicinanza come ieri anche oggi e domani durante questa pandemia mondiale” – viene specificato in un messaggio.
“Ogni giorno preghiamo Dio affinchè questo disastro passi presto, siete sempre nei nostri cuori” – afferma un’altra ex Bambina di Selvino.
In un messaggio, invece, viene citata una famosa canzone: “In questi giorni orribili per l’Italia e per il mondo voglio usare alcune parole di Modugno per augurare che mille violini suonati dal vento e tutti i colori dell’arcobaleno verranno a fermare il maledetto Coronavirus, consentirvi di tornare alla vita normale e permettere di incontrarci di nuovo”.
A nome di tutta la comunità selvinese, il sindaco “ringrazia gli ex Bambini di Selvino e i loro familiari per la vicinanza dimostrata con questo filmato che scalda il cuore”.
I Bambini di Selvino sono stati un gruppo di “circa 800 bambini e adolescenti ebrei”, molti dei quali rimasti orfani e sopravvissuti alla seconda guerra mondiale e ai campi di sterminio nazisti, che tra il 1945 e il 1948 furono ospitati a Selvino. Provenienti “da tutta Europa: dai campi, dalle foreste, dai monasteri e da altri luoghi in cui si erano nascosti”, furono ospitati in un “edificio, noto come “Sciesopoli” (dall’unione di Sciesa e tendopoli) che durante la guerra era stato una struttura ricreativa per giovani fascisti italiani”.
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