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L'intervista

Coronavirus, Locatelli: “A breve i test, nel campione anche Bergamo”

Il presidente del Consiglio superiore della sanità fa il punto su questa analisi del sangue che consentirà di capire meglio quale percentuale della popolazione ha avuto l'infezione

“I test sierologici saranno disponibili a breve. Ovviamente, anche le aree della bergamasca saranno considerate nell’accurata definizione campionaria in via di realizzazione”. Così il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della sanità, fa il punto su questa analisi del sangue che consentirà di capire meglio quale percentuale della popolazione ha avuto l’infezione, anche senza saperlo.

L’oncoematologo bergamasco, che nel suo vastissimo curriculum vanta la direzione del Dipartimento di Onco-Ematologia e Terapia Cellulare e Genica all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, è uno degli esperti del comitato tecnico-scientifico attivato sull’emergenza Coronavirus. Lo abbiamo intervistato per avere gli ultimi aggiornamenti.

Quando saranno disponibili i test sierologici per capire l’immunità al Coronavirus?

A breve; sono in corso validazioni per identificare i test che rispondono al meglio a requisiti di specificità e sensibilità, oltre che di larga applicazione su tutto il territorio nazionale.

In cosa consisteranno e dove si potranno svolgere?

Consisteranno nell’analisi sul sangue dei soggetti valutati, più particolarmente su quella componente del sangue che si chiama siero, per identificare la presenza di anticorpi specificatamente diretti contro il virus SARS-CoV-2. Questi anticorpi si sviluppano dopo un contatto con l’agente virale e hanno una latenza di comparsa di alcuni giorni rispetto sia all’infezione sia all’esordio dei sintomi. Come accennavo, l’obiettivo è di utilizzare un test largamente impiegabile in vari laboratori di diagnostica.

Andrebbero effettuati a tutta la popolazione? Da chi sarebbe meglio cominciare?

Gli studi di sieroprevalenza che sono in corso di pianificazione non coinvolgeranno certamente tutta la popolazione, ma verranno pianificati in maniera tale da avere nel campione scelto una rappresentazione che risponda ai criteri della diversa diffusione nelle aree del Paese dell’infezione virale. Inoltre, si terranno in considerazione le diverse fasce d’età, il genere (maschile o femminile)

Bisogna eseguirli a Nembro e nelle zone più colpite ma anche negli altri paesi bergamaschi (e non solo)?

Ovviamente, anche le aree della bergamasca saranno considerate nell’accurata definizione campionaria in via di realizzazione.

Chi risulterà immune potrà riprendere una vita “normale”?

Le informazioni che oggi abbiamo rispetto alla risposta immunitaria a SARS-CoV-2 sono ancora limitate e dovranno essere ulteriormente rifinite e perfezionate per avere un quadro più preciso. Lo studio di sieroprevalenza potrà utilmente contribuire allo scopo. Questo detto, è ragionevole considerare che la presenza di una risposta anticorpale rispetto a SARS-CoV-2 si associ a una protezione immunitaria, la cui durata, tuttavia, non conosciamo.

La fase 2 comincerà quando tutti avranno eseguito il test?

La fase 2 inizierà tenendo conto di tutte le variabili e le informazioni oggi disponibili. Si dovrà al tempo stesso contemperare il bisogno prioritario di tutelare la salute dei cittadini con la necessità di far ripartire le attività economiche portanti per il nostro Paese. Lo studio di sieroprevalenza potrà contribuire, ma non sarà certamente l’unico fondamento per le scelte che il decisore politico progressivamente adotterà per rispondere all’obiettivo che ho appena menzionato.

Per concludere, la convivenza con il virus terminerà solo con l’arrivo del vaccino? Quale può essere la tempistica?

È chiaro che il vaccino, una volta sviluppato e validato, ha la potenzialità di poter contribuire in maniera assolutamente determinante a ridurre al minimo o addirittura eradicare la circolazione di SARS-CoV-2. Tuttavia, la messa a punto di un vaccino è un percorso complesso, rispetto alla quale passaggi intermedi che ne provino sicurezza, prima di tutto, ed efficacia non sono eludibili.

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