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Val brembana

Ecografo per San Giovanni Bianco dall’associazione di Leti: “Ridiamo ciò che ci è stato dato”

"Sulle ali di un sogno" l'ha offerto insieme a migliaia di mascherine, guanti e disinfettanti regalati nelle scorse settimane ai territori più colpiti dal Coronavirus

“Cerchiamo di ridare ciò che ci è stato dato nei mesi scorsi”. È con questa filosofia che anche Sulle ali di un sogno, in queste settimane di emergenza, di sofferenza e di dolore, si sta muovendo per aiutare le strutture sanitarie e le persone più fragili e più esposte.

L’associazione, nata alla fine del 2019 per sostenere la raccolta fondi che ha portato la giovane Letizia Milesi a sottoporsi a un delicato e fondamentale intervento negli Stati Uniti (leggi QUA la sua storia), è riuscita a donare migliaia di mascherine, di guanti monouso e di disinfettanti, oltre a un preziosissimo ecografo.

“Abbiamo distribuito più di 5mila mascherine a quelle che sono considerate le categorie fragili: disabili, anziani, ex positivi. Molte di queste le abbiamo lasciate ai medici di base dei territori più colpiti, così che potessero consegnarle a chi ne avesse avuto bisogno” racconta Monica Milesi, mamma di Letizia e vera e propria anima dell’associazione Sulle ali di un sogno.

Ecografo donato
L'ecografo consegnato all'ospedale di San Giovanni Bianco

Le mascherine sono state consegnate poi alla Cooperativa In Cammino, che tutela le persone fragili della Valle Brembana; all’ospedale di San Giovanni Bianco, per essere distribuite ai pazienti al momento della dimissione, per un più sereno rientro a casa; alla Fondazione Don Stefano Palla Onlus; ai volontari dei Comuni di Sedrina, Zogno, San Giovanni Bianco, Lenna, Piazza Brembana, San Pellegrino Terme, Camerata Cornello e ai volontari del Soccorso Alpino di San Giovanni Bianco.

Ma il regalo più grande l’associazione Sulle ali di un sogno l’ha fatto mercoledì 1 aprile, consegnando all’ospedale di San Giovanni Bianco un ecografo: servirà per l’ecografia del torace dei pazienti affetti da Covid-19, quale esame diagnostico più sensibile rispetto alla radiografia del torace, predittiva della necessità di intubazione.

“Stiamo facendo tutto questo sperando di poter ridare ai bergamaschi, in particolare alla nostra Val Brembana, tutto l’amore che ci è arrivato nei mesi scorsi, dopo l’incidente di Letizia – spiega Monica Milesi -. In un momento di preoccupazione e sofferenza, è stato vitale ricevere quello che abbiamo ricevuto. Ora che è toccato a noi ridare una parte di quello che ci è stato dato, abbiamo cercato di farci trovare pronti”.

Ecografo donato
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