Ci scrive una studentessa di Bergamo, Arianna Filisetti, disperata. Non riesce a dormire e ci rivolge un appello per fare avere la sua lettera ai medici del Papa Giovanni: per la sua nonna di soli 72 anni, vorrebbe che un angelo di quel personale se la prendesse a cuore.
Buongiorno,
sono una ragazza di Bergamo disperata.
Mia nonna è ricoverata da voi nel reparto di Ematologia , negativa al covid, ma con un linfoma di tipo B.
Io so che siete stremati, riconosco i vostri sforzi e che siete i nostri angeli, ma io in questo momento mi sento di essere “egoista” e sto cercando di tutto per far si che succeda un miracolo.
Studio giurisprudenza, ma ormai mi son fatta da 3 giorni una cultura sui linfomi, è aggressivo, lo so e in più lei è una trapiantata ai reni, ma vi prego, non so più a chi rivolgermi… vi prego datemi ascolto e fate un miracolo.
Io so che siete capaci anche di far miracoli voi angeli, ma non posso a 21 anni vivere così male, non posso vedere una donna di 72 anni in un hospice perché le chemio non gliele provano a fare perché troppo pesanti.
Non posso vivere con questo pensiero che non è covid-19 ma assicuro essere ancor più letale.
Aiutatemi, non so più a chi rivolgermi. Lei è Francesca Risi, vi prego, fate un miracolo, vi prego……
Sto morendo dentro, mi sto spegnendo.
Io lo so che avete dei super poteri, utilizzateli con nonna, ve ne sarò grata!
Fatele di tutto, lei è abituata a sottoporsi a varie sfide e le ha sempre superate, ma questa che si sta presentando a 72 anni sembra invalicabile ma io CREDO IN VOI.
Vorrei mi vedesse laureare, mi vedesse costruirmi la mia vita, poi ad una congrua età accetterei la sua morte, ma non a 72 anni soprattutto oggi che avete un sacco di super poteri per farla guarire.
Qualcuno oltre al buon Dio se la prenda a cuore, vi prego, sto soffrendo e stiamo soffrendo.
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