L’atletica leggera italiana e bergamasca vivono ore di apprensione per le condizioni di Donato Sabia.
L’ex mezzofondista dell’Athletic Club Bergamo sta combattendo tenacemente la propria battaglia con il Coronavirus all’interno dell’Ospedale “San Carlo” di Potenza, dopo aver avuto per diversi giorni la febbre alta ed esser risultato positivo al tampone.
Colpito dalla scomparsa del padre poche ore prima, il 57enne potentino è ricoverato dalla serata di giovedì 26 marzo nel reparto di terapia intensiva dove ancora si troverebbe nonostante un leggero miglioramento sopravvenuto nelle ultime ore.
Giunto nel capoluogo nel 1984 alla corte di Mauro Capponi, l’azzurro corse per un anno al fianco di Pietro Mennea raggiungendo importanti traguardi come i titoli italiani nei 400 e negli 800 metri e la partecipazione alle Olimpiadi di Los Angeles
Schierato sia nella staffetta 4×400 metri che sul doppio giro di pista, l’allievo di Sandro Donati terminò al quinto posto quest’ultima prova terminando alle spalle di atleti del calibro di Joaquim Cruz, Sebastian Coe, Earl Jones e Billy Koncellah.
In grado di realizzare il record mondiale sui 500 metri, Donato Sabia lasciò a fine stagione il team orobico, prendendo nuovamente parte alla rassegna a cinque cerchi nel 1988 a Seul.
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