Se al Pirellone erano già in corso dei ragionamenti circa l’opportunità di rendere ancora più stringenti le misure di contenimento della diffusione del Covid-19, dopo l’incontro di giovedì con la delegazione di medici cinesi arrivati a Milano quei pensieri sono diventati certezze.
“Avete fatto molto e bene, ma c’è ancora troppa gente in giro” è stato il senso del messaggio lanciato dal vicepresidente della Croce Rossa cinese.
Proprio dal confronto con lui è nata l’esigenza di tornare a bussare alle porte del Governo per chiedere provvedimenti più rigidi: il presidente della Lombardia Attilio Fontana l’ha fatto nella serata di giovedì, mettendosi in contatto col Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“Ho chiesto nuove e più stringenti misure – ha detto -, dopo aver fatto presente la situazione sempre più grave che sta vivendo la Lombardia”.
Tra queste ci sono un’ulteriore limitazione delle attività commerciali, la chiusura degli studi professionali e uffici pubblici, salvo per le attività indifferibili, e il fermo dei cantieri.
Ma in cima alle richieste lombarde c’è l’utilizzo dell’Esercito come presidio, a supporto delle Forze dell’Ordine, per garantire il ferreo rispetto delle regole vigenti, partendo dalle “corsette” e dalle passeggiate in libertà.
La Lombardia non ha più tempo: Fontana aspetta novità già dalle prossime ore.
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