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A seriate

Lorenzo, morto a 27 anni nell’esplosione dell’appartamento comprato da poco fotogallery video

Accertamenti in corso sulle cause, con il possibile guasto della caldaia. Ferita una vicina, ma se per strada ci fosse stata gente sarebbe stata una strage

Dopo diverse esperienze all’estero, da un anno Lorenzo Giannini era tornato in Italia, nella sua Seriate, e a dicembre aveva acquistato un appartamento in via Dante. Poco dopo le 8 di lunedì mattina, mentre era alle prese con dei lavori di ristrutturazione, è morto carbonizzato a soli 27 anni nell’esplosione dell’immobile stesso.

In un clima di desolazione per l’emergenza Coronavirus, la provincia di Bergamo deve fare i conti con una tragedia che, ironia della sorte, sarebbe stata una strage se fosse accaduta in un giorno normale con la gente per strada e non chiusa in casa per evitare il contagio.

La deflagrazione intorno alle otto e un quarto, al civico 50 della strada che attraversa il centro della città, a duecento metri dalla chiesa del Santissimo Redentore. Un boato che viene udito in tutto il quartiere e spaventa i residenti dell’intera zona. Qualcuno chiama i soccorsi, ipotizzando addirittura che si tratti di un ordigno.

I primi ad arrivare sul posto sono una pattuglia dei carabinieri e gli agenti della polizia locale, in servizio per controllare chi circola senza permesso. Per terra ci sono tegole, mattoni e persino intere pareti cadute dal palazzo di fronte. Alzando gli occhi sopra il negozio di parrucchiera si vede il primo piano completamente sventrato. All’interno le fiamme provocate dall’esplosione, all’origine della quale ci sarebbe un guasto alla caldaia (ma su questo sono in corso accertamenti).

Seriate, esplode una palazzina

Sopraggiungono i Vigili del fuoco che domano il rogo e trovano un corpo ormai carbonizzato. Inutile l’intervento del personale sanitario con ambulanza e automedica. Quel cadavere è del padrone di casa: Lorenzo Giannini, conosciuto come Gigi, classe 1993. C’è anche un ferito, una donna di 48 anni che abitava lì vicino con il suo cane. Viene trasportata al Niguarda di Milano ma non sembra essere in pericolo di vita.

Nel frattempo arrivano i genitori della vittima con il fratello minore per il riconoscimento della salma (ora a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’eventuale autopsia). Non ci vogliono credere, ma è proprio lui. Quel ragazzo diplomato all’istituto Majorana che amava viaggiare, e che dopo essere stato in diverse parti del mondo aveva fatto ritorno a Seriate. E in quell’appartamento, un trilocale comprato solo a dicembre e che rappresentava il suo nuovo inizio, ha trovato la morte.

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