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Emergenza coronavirus

Cura Italia, Carnevali (PD): “Garantirà sanità per tutti”, Ribolla (Lega): “Governo in ritardo”

Gli onorevoli bergamaschi Elena Carnevali (PD) e Alberto Ribolla (Lega) commentano il decreto "Cura Italia" varato lunedì 16 marzo dal Governo. Si aggiungono anche i commenti dei parlamentari di Forza Italia, Alessandra Gallone e Gregorio Fontana

Il Governo ha licenziato nella giornata di lunedì 16 marzo il Decreto “Cura Italia” che stanzia fondi per sanità, famiglie ed imprese. Ecco i commenti dei politici bergamaschi, gli onorevoli Elena Carnevali (PD) e Alberto Ribolla (Lega).

CARNEVALI, PD: “CURA ITALIA PER GARANTIRE SANITÀ PER TUTTI”

“La cura del Paese per fronteggiare l’emergenza passa da questi grandi pilastri: sostegno ai lavoratori della sanità, potenziamento delle assunzioni, misure straordinarie per la permanenza in servizio del personale sanitario, facilitazioni del riconoscimento di titoli professionali esteri e abilitazione ai nostri laureati in Medicina. Il decreto legge “Cura Italia”, inoltre, incrementa la rete di assistenza territoriale e stanzia ulteriori risorse destinate al fondo sanitario nazionale per oltre un miliardo di euro. Ma non solo. Vengono assicurati incentivi per la produzione e la fornitura di dispositivi medici. Si tratta dunque di prime misure, importanti e straordinarie, per continuare a garantire cure per tutti i cittadini anche durante questa grave emergenza e per assicurare l’universalismo del sistema sanitario italiano. Un nostro bene inestimabile, riconosciuto dal mondo intero”. Commenta l’onorevole Elena Carnevali, Capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari Sociali alla Camera.

RIBOLLA (LEGA): “GOVERNO IN RITARDO”

“Siamo davvero rammaricati per l’ennesima approvazione tardiva del decreto legge Cura Italia per provare a contrastare l’emergenza economica dovuta al coronavirus – afferma l’onorevole Alberto Ribolla della Lega -. Sin dall’inizio della situazione emergenziale, il Governo non è mai stato puntuale sulle decisioni da prendere. Per ultimo – dichiarano gli Onorevoli Ribolla e Frassini – il decreto emanato oggi non aiuta nel concreto le aziende e le partite Iva, soprattutto quelle piccole che costituiscono l’ossatura del nostro territorio, quelle che fisicamente non hanno i soldi sui conti per poter pagare le tasse, né oggi né fra un mese. Un decreto, arrivato fuori tempo massimo (proprio oggi sono previste le scadenza fiscali), che suona come beffa non solo per le aziende che hanno un fatturato sopra i 2 milioni, le quali non avranno alcun rinvio di scadenze se non di 5 giorni, ma anche per quelle con fatturati minori: in assenza di lavoro, infatti, se un imprenditore o un commerciante non riesce a pagare l’Iva o i contributi adesso non potrà farlo nemmeno a maggio.
Come Lega abbiamo presentato una serie di proposte concrete, dalla sospensione degli Isa-studi di settore, all’eliminazione al limite al contante, dalla sospensione del MES, a quella del codice degli appalti, dal saldo e stralcio delle cartelle esattoriali alla sospensione e cancellazione della plastic e della sugar tax, per provare a portare il paese fuori dall’emergenza. Ma l’unica soluzione possibile ed immediata – concludono Ribolla e Frassini – è l’anno fiscale bianco per le partite Iva, ovvero la sospensione totale dei versamenti per il 2020: chi non incassa e non fattura non può infatti pagare tasse. Auspichiamo che il Governo cambi rotta e che, nella conversione del decreto, si tengano in maggiore considerazione le problematiche delle realtà produttive ossatura dell’economia italiana”.

 

FONTANA E GALLONE: “PRONTI A MIGLIORARE IL PROVVEDIMENTO”

I parlamentari bergamaschi di Forza Italia, Gregorio Fontana e Alessandra Gallone hanno dichiarato: “In questo momento fondamentale per la tenuta del sistema Paese, che oltre all’emergenza sanitaria deve affrontare anche quella economica, Forza Italia con serietà e determinazione ha presentato una serie di proposte al Governo, frutto anche dell’ascolto delle istanze provenienti dalla nostra provincia: alcune sono state incluse nel decreto “salva economia”, altre no.

In particolare avevamo chiesto all’Esecutivo misure di sostegno ai lavoratori autonomi e le anticipazioni della cassa integrazione, dal Governo sono stati previsti solo 600 euro una tantum e una brevissima durata, un solo mese. Sui versamenti fiscali avevamo proposto la sospensione per le imprese per tutto il 2020, come già richiesto anche dalle categorie economiche, mentre il Governo ha rinviato i versamenti solo per le attività chiuse per decreto mentre ha mantenuto le imprese di medie dimensioni nella pienezza dei loro obblighi fiscali. E’ chiaro che queste risposte sono per noi carenti e incomplete.

Come abbiamo auspicato il Governo ha già espresso la volontà di varare un nuovo decreto per sostenere i lavoratori, noi di Forza Italia ci siamo e siamo pronti a lavorare per migliorare all’attuale decreto in Parlamento, attraverso integrazioni, miglioramenti e modifiche grazie all’ascolto delle richieste che arrivano dal Paese, che chiede risposte rapide e incisive”.

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