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In tempi di coronavirus

Sveglia all’alba per ospedali lindi e in ordine: l’importanza delle addette alle pulizie

Una nostra lettrice che fa questo lavoro in un'importante struttura cittadina ma che preferisce rimanere anonima, condivide con noi alcuni pensieri sul mestiere che svolge, in giorni in cui l'igiene, per il rischio di contagio, è particolarmente sotto osservazione

Non solo medici e infermieri. Nel clima di emergenza da Coronavirus che stiamo vivendo, è doveroso ricordare tutte le persone che si stanno sacrificando per fare la loro parte negli ospedali.

Comprese le addette alle pulizie, che ogni giorno si alzano all’alba per svolgere il loro lavoro e far trovare a pazienti e personale sanitario i reparti puliti e in ordine.

Una nostra lettrice, che fa questo lavoro in un’importante struttura cittadina ma che preferisce rimanere anonima, condivide con noi alcuni pensieri sul mestiere che svolge, in giorni in cui l’igiene, per il rischio di contagio, è particolarmente sotto osservazione:

“Siamo le lavoratrici invisibili. Siamo quelle che si alzano alle 5 del mattino, ma nessuno ci vede. Lasciamo solo il nostro passaggio di pulizia, spesso scontato. Come se non fosse cosi importante. Anche noi ci siamo.

Anche noi, operatrici addette al servizio di pulizia ospedaliero in questo periodo facciamo di tutto per rendere il nostro presidio più sicuro possibile. Noi ci siamo, nonostante nessuno ne parli, nonostante le paure, stante i rischi in cui anche noi e le nostre famiglie potremmo incorrere.

Ci siamo e lavoriamo anche se abbiamo un contratto collettivo scaduto da anni, con stipendi ridicoli. Sì, noi lavoriamo incessantemente come gli altri, per noi e per tutta la comunità”.

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