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Bilancio 2019

Brembo: cala il fatturato e l’utile, dividendo di 22 centesimi

Il presidente Bombassei: "La nostra capacità di fare innovazione, unita ad un’eccellenza produttiva unica nel settore e al lavoro quotidiano delle nostre persone al fianco dei nostri clienti, ci permetteranno di migliorare il posizionamento competitivo e strategico su tutti i mercati in cui operiamo”

Il Consiglio di Amministrazione di Brembo Spa, lunedì 9 marzo, ha approvato i risultati del Gruppo al 31 dicembre 2019.

I ricavi netti consolidati del Gruppo Brembo ammontano a € 2.591,7 milioni, in calo dell’1,8% rispetto al 2018 (-1,3% a parità di perimetro). Come precedentemente comunicato, dal 30 giugno 2019 Brembo ha deciso di cessare la propria attività industriale nell’impianto di Buenos Aires, cui seguirà la liquidazione della società Brembo Argentina S.A. La decisione di Brembo è legata all’impossibilità di dare impulso a nuovi progetti a causa del forte calo del mercato automotive argentino e alle sue poco rassicuranti prospettive di ripresa, da cui consegue la decisione da parte dei principali produttori locali di rinunciare a progetti industriali e all’uscita di nuovi modelli.

Il Presidente Alberto Bombassei ha commentato: “I risultati della gestione 2019 di Brembo, approvati oggi, dimostrano che l’Azienda ha saputo gestire in maniera efficace le strategie di lungo termine, in un contesto di mercato particolarmente sfidante, che ha pesato per l’intero anno sul settore automotive a livello globale. Brembo ha registrato performance che, seppure in leggero calo rispetto ai risultati del 2018, restano superiori alla media del mercato di riferimento, riuscendo altresì a mantenere buoni livelli di marginalità.
I settori di business dei motocicli, veicoli commerciali e le applicazioni per le competizioni registrano risultati in crescita grazie ad un portafoglio integrato di soluzioni innovative, in grado di rispondere alle sempre più crescenti esigenze di eccellenza, qualità e design dei clienti. Lo scenario di mercato che abbiamo di fronte nel settore automotive rimane tuttavia caratterizzato da una forte incertezza e volatilità, legate anche alla diffusione su scala globale del Coronavirus. Stiamo seguendo da vicino e con molta attenzione la sua evoluzione, adottando – a tutela dei nostri collaboratori e delle comunità in cui operiamo e di concerto con le autorità locali – una serie di misure di controllo e prevenzione in tutti i siti produttivi. La nostra capacità di fare innovazione, unita ad un’eccellenza produttiva unica nel settore e al lavoro quotidiano delle nostre persone al fianco dei nostri clienti, ci permetteranno di migliorare il posizionamento competitivo e strategico su tutti i mercati in cui Brembo opera”.

Fatturato in calo dell’1,8% a € 2.591,7 milioni (-1,3% a parità di perimetro)
EBITDA € 515,2 milioni (19,9% dei ricavi); EBIT € 318,5 milioni (12,3% dei ricavi)
Utile netto € 231,3 milioni
Investimenti netti € 247,3 milioni
Indebitamento finanziario netto € 346,2 milioni
 Proposta la distribuzione di un dividendo ordinario di € 0,22 per azione

Effetti dell’applicazione del nuovo IFRS 16
A partire dal 1° gennaio 2019, il Gruppo ha adottato il nuovo principio IFRS 16 con metodo retrospettico modificato (opzione B, senza restatement dei contratti già in essere al 1° gennaio 2019, non applicando il principio alle attività di scarso valore e a breve termine).
I dati al 31 dicembre 2019 includono i seguenti impatti derivanti dall’introduzione del nuovo principio contabile:
• storno costi di noleggio per 23,7 milioni di euro;
• incremento ammortamenti per 20,1 milioni di euro;
• incremento oneri finanziari per 5,0 milioni di euro;
• incremento Capitale netto investito per 194,5 milioni di euro;
• incremento Posizione finanziaria netta per 196,0 milioni di euro.

In applicazione del principio contabile internazionale IFRS 5 sono stati pertanto stornati i ricavi e i costi della società argentina nel periodo di riferimento. Il risultato negativo dell’attività operativa ordinaria dell’azienda al 31 dicembre 2019, nonché la stima dei costi connessi alla dismissione, sono stati riclassificati nella voce di conto “Risultato derivante da attività operative cessate” e ammontano a 6,4 milioni di euro.

Per quanto riguarda i segmenti di mercato in cui il Gruppo opera, le applicazioni per auto sono in calo del 3,7% in conseguenza dei pesanti cali generalizzati sul mercato dei veicoli a quattro ruote; tutti gli altri settori sono in crescita: +5,7% le applicazioni per motocicli, +1,7% i veicoli commerciali, +7,5% il settore delle competizioni.

A livello geografico, rispetto all’anno precedente, le vendite calano dell’1,1% in Italia, del 15,3% in Germania e dell’1,7% in Francia, mentre crescono del 3,2% nel Regno Unito.

Per quanto riguarda i paesi asiatici, l’India cresce del 12,1%, la Cina del 2,8%, mentre il Giappone è in calo dell’8,0%. Le vendite in Nord America (USA, Canada e Messico) sono in aumento dello 0,5%, mentre il Sudamerica decresce del 13,9% per effetto del deconsolidamento della società argentina (+12,4% a parità di perimetro).
Nel corso del 2019 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 1.624,6 milioni, pari al 62,7% delle vendite, percentualmente in calo rispetto al 64,0% dell’anno precedente.

I costi per il personale sono pari a € 465,7 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 18,0%, sostanzialmente in linea con l’anno precedente (17,6% dei ricavi).
I collaboratori in forza al 31 dicembre 2019 sono 10.868, 234 persone in più rispetto all’anno precedente (10.634 persone).
Il margine operativo lordo del 2019 ammonta a € 515,2 milioni, ossia il 19,9% dei ricavi, e si confronta con € 500,9 milioni del 2018 (19,0% dei ricavi). Al netto dell’effetto del principio contabile IFRS 16, il margine operativo lordo sarebbe pari a € 491,5 milioni (19,0% dei ricavi).

La voce ammortamenti e svalutazioni si attesta a € 196,6 milioni (€ 176,5 milioni al netto dell’effetto del principio contabile IFRS 16).
Il margine operativo netto (EBIT) è pari a € 318,5 milioni (12,3% dei ricavi), in calo del 7,7% rispetto al 2018. Al netto dell’effetto del già citato principio contabile IFRS 16, il margine operativo netto sarebbe pari a € 314,9 milioni (12,2% dei ricavi).
Gli oneri finanziari netti dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 ammontano a € 11,1 milioni (€ 19,9 milioni nel 2018) e sono composti da differenze cambio nette positive per € 3,2 milioni (€ 6,2 milioni negative nel 2018) e da altri oneri finanziari netti per € 14,3 milioni (€ 13,7 milioni l’anno precedente). Al netto dell’effetto del principio contabile IFRS 16, gli oneri finanziari netti ammonterebbero a € 9,3 milioni.

Il risultato prima delle imposte chiude con un utile di € 307,7 milioni, che si confronta con € 325,4 milioni dell’anno precedente. La stima delle imposte, calcolata sulla base delle aliquote previste dalla normativa vigente, risulta pari a € 68,2 milioni, con un tax rate del 22,2%, rispetto agli € 83,9 milioni del 2018 (tax rate 25,8%).

Il periodo chiude con un utile netto di € 231,3 milioni, in calo del 3,0% rispetto all’anno precedente, quando si attestò a € 238,3 milioni. Al netto dell’effetto del principio contabile IFRS 16, l’utile netto ammonterebbe a € 232,7 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 è pari a € 346,2 milioni, in calo di € 68,3 milioni rispetto al 30 settembre 2019 (€ 414,5 milioni). Al netto dell’effetto del principio contabile IFRS 16 l’indebitamento netto sarebbe € 150,2 milioni, in aumento di € 13,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2018.

Convocazione Assemblea degli Azionisti – 23 aprile 2020
Il Cda odierno ha convocato l’Assemblea degli Azionisti per il prossimo 23 aprile alle 10.30 negli uffici della Società in Viale Europa 2, Stezzano. Tra i principali punti all’ordine del Giorno, il Cda ha deliberato di proporre alla convocanda Assemblea i seguenti argomenti.

In seduta ordinaria:
1) Esame e approvazione del Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019
2) La seguente proposta di riparto dell’utile della Capogruppo Brembo SpA:
 un dividendo ordinario lordo di € 0,22 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data dello stacco della cedola;
 alla riserva ex art. 6 c. 2 D.LGS. 38/2005 € 1,1 milioni;
 riportato a nuovo il rimanente.

Si proporrà di mettere in pagamento il dividendo a partire dal 20 maggio 2020, con stacco della cedola n. 3 il giorno 18 maggio 2020 (record date 19 maggio 2020).
3) Rinnovo del Consiglio di amministrazione e Collegio sindacale
4) Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2020 e sui compensi corrisposti
5) Piano di acquisto e vendita azioni proprie, che avrà le seguenti finalità:
 compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato, fermo
restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
 eseguire, coerentemente con le linee strategiche della Società, operazioni sul capitale o altre operazioni in relazione alle quali si renda necessario o opportuno procedere allo scambio o alla cessione di pacchetti azionari da realizzarsi mediante permuta, conferimento o altro atto di disposizione;
 acquistare azioni proprie in un’ottica di investimento a medio e lungo termine.

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