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Botta di sedrina

Il parroco che ha benedetto la sede della Lega: “Critiche dai colleghi, ma cosa ho sbagliato?”

Parla don Roberto Mocchi: "Non sono leghista, ho solo benedetto un locale come mi era stato richiesto da molti parrocchiani. Non accetto di essere giudicato per questo"

È sereno il parroco di Botta di Sedrina don Roberto Mocchi. Le tante critiche che gli sono piovute addosso negli ultimi giorni, dopo che sabato sera ha benedetto la nuova sede della Lega, in paese, non hanno scalfito le sue convinzioni: “Non ho fatto nulla di male” ripete più volte.

Eppure, la sua benedizione (nell’occasione era presente anche il parroco di Sedrina don Pierangelo Redondi, primo a sinistra nella foto) non è piaciuta a molti, anche colleghi di paesi vicini, che nel weekend hanno scritto a don Roberto: “Qualcuno mi ha chiesto se per caso fossimo capitati lì per sbaglio – spiega -, come se fosse uno scandalo la mia presenza e quella di don Pierangelo nella sede di un partito”.

Perché, secondo lei, c’è stato tutto questo scalpore?
“Non me lo so spiegare. È stata una manifestazione completamente pacifica, non mettiamo significati a tutto, anche dove non ce ne sono”.

Ma partiamo dall’inizio: all’inaugurazione è andato di sua spontanea volontà?
“Assolutamente no: molti cittadini di Botta – per non dire quasi tutti – votano Lega e non lo nascondono. Non ci vedo nulla di male. Mi hanno chiesto di benedire la nuova sede del partito e ho accettato. Non dovevo?”.

Sapeva che ci sarebbe stato Matteo Salvini?
“No, non sapevo della sua presenza. Sono andato a fare quella benedizione perché me l’aveva chiesto la mia comunità. E anche se avessi saputo della presenza di Salvini, perché non sarei dovuto andare a quell’inaugurazione? Io ho benedetto la sede, non il politico. Al posto di Salvini poteva essere chiunque altro della Lega. Io ero lì per i miei parrocchiani”.

Cosa ha risposto ai colleghi che le hanno scritto?
“Alcuni messaggi non mi sono proprio piaciuti, tant’è vero che ho risposto in modo piccato. Insomma, ci ho tenuto, rispondendo, a non nascondere il fastidio che ho provato quando ho letto alcuni attacchi. Non accetto di essere giudicato per quello che ho fatto”.

Un parroco, secondo lei, può andare a benedire la sede di un partito?
“Sì, non ci vedo nessun problema. In passato tanti altri parroci hanno benedetto le sedi della DC: erano forse degli stupidi?”.

Ora qualcuno collega il suo nome alla Lega.
“Ma sbaglia, perché il mio pensiero non ha collegamenti con le politiche della Lega. Lo ripeto: ho benedetto la sede di un partito, da uomo libero, senza fini politici. Grazie a Dio viviamo in uno Stato in cui il pensiero dovrebbe essere libero, anche se non è sempre così. Chiunque può interpretare la mia presenza lì, venerdì sera, come meglio crede. Io, in cuor mio, so di non aver fatto niente di sbagliato o di illegale”.

Tagliamo la testa al toro, visto che in tanti se lo sono chiesti: lei simpatizza per la Lega?
“No, non sono leghista”.

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