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Si farà

Referendum sul taglio dei parlamentari: la Cassazione dà l’ok

La domanda di consultazione era stata presentata da 71 senatori dopo che il parlamento aveva deciso per il taglio

La Cassazione dà l’ok al referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari.

L’ufficio centrale per i referendum della Suprema Corte ha sancito che la richiesta di referendum, che era stata presentata da 71 senatori, “è conforme all’articolo 138 della Costituzione” e ha accertato la “legittimità del quesito” referendario proposto.

Ora il Consiglio dei ministri avrà 60 giorni di tempo per decidere in che data si dovrà svolgere il referendum: una domenica compresa tra 50 e 70 giorni da oggi, quindi presumibilmente si andrà a votare tra gli ultimi giorni di marzo e la prima settimana di giugno.

La riforma costituzionale che propone di ridurre di un terzo i parlamentari di Camera e Senato è stata approvata all’inizio di ottobre con il voto favorevole praticamente di tutti i partiti. La legge doveva entrare in vigore a gennaio ma la richiesta dei senatori, di fatto, l’aveva sospesa. I senatori hanno potuto avanzare la loro richiesta perché le riforme costituzionali hanno un iter parlamentare speciale: se una riforma non ottiene una maggioranza di due terzi da ciascuna delle due camere nel voto finale si hanno tre mesi di tempo per chiedere che sia sottoposta a referendum; servono le firme di un quinto dei membri di una delle due camere – per i senatori la soglia è di 64 – 500.000 elettori o 5 consigli regionali.

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